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Multilingual Scriptures Home » Italian Riveduta 1927 Bible » Titus

Italian Riveduta 1927 Bible
Chapter # Verse # Verse Detail
11Paolo, servitore di Dio e apostolo di Gesù Cristo per la fede degli eletti di Dio e la conoscenza della verità che è secondo pietà,
12nella speranza della vita eterna la quale Iddio, che non può mentire, promise avanti i secoli,
13manifestando poi nei suoi propri tempi la sua parola mediante la predicazione che è stata a me affidata per mandato di Dio, nostro Salvatore,
14a Tito, mio vero figliuolo secondo la fede che ci è comune, grazia e pace da Dio Padre e da Cristo Gesù, nostro Salvatore.
15Per questa ragione t’ho lasciato in Creta: perché tu dia ordine alle cose che rimangono a fare, e costituisca degli anziani per ogni città, come t’ho ordinato;
16quando si trovi chi sia irreprensibile, marito d’una sola moglie, avente figliuoli fedeli, che non sieno accusati di dissolutezza né insubordinati.
17Poiché il vescovo bisogna che sia irreprensibile, come economo di Dio; non arrogante, non iracondo, non dedito al vino, non manesco, non cupido di disonesto guadagno,
18ma ospitale, amante del bene, assennato, giusto, santo, temperante,
19attaccato alla fedel Parola quale gli è stata insegnata, onde sia capace d’esortare nella sana dottrina e di convincere i contradittori.
110Poiché vi son molti ribelli, cianciatori e seduttori di menti, specialmente fra quelli della circoncisione, ai quali bisogna turare la bocca;
111uomini che sovvertono le case intere, insegnando cose che non dovrebbero, per amor di disonesto guadagno.
112Uno dei loro, un loro proprio profeta, disse: "I Cretesi son sempre bugiardi, male bestie, ventri pigri".
113Questa testimonianza è verace. Riprendili perciò severamente, affinché siano sani nella fede,
114non dando retta a favole giudaiche né a comandamenti d’uomini che voltan le spalle alla verità.
115Tutto è puro per quelli che son puri; ma per i contaminati ed increduli niente è puro; anzi, tanto la mente che la coscienza loro son contaminate.
116Fanno professione di conoscere Iddio; ma lo rinnegano con le loro opere, essendo abominevoli, e ribelli, e incapaci di qualsiasi opera buona.
21Ma tu esponi le cose che si convengono alla sana dottrina:
22Che i vecchi siano sobri, gravi, assennati, sani nella fede, nell’amore, nella pazienza:
23che le donne attempate abbiano parimente un portamento convenevole a santità, non siano maldicenti né dedite a molto vino, siano maestre di ciò che è buono;
24onde insegnino alle giovani ad amare i mariti, ad amare i figliuoli,
25ad esser assennate, caste, date ai lavori domestici, buone, soggette ai loro mariti, affinché la Parola di Dio non sia bestemmiata.
26Esorta parimente i giovani ad essere assennati,
27dando te stesso in ogni cosa come esempio di opere buone; mostrando nell’insegnamento purità incorrotta, gravità,
28parlar sano, irreprensibile, onde l’avversario resti confuso, non avendo nulla di male da dire di noi.
29Esorta i servi ad esser sottomessi ai loro padroni, a compiacerli in ogni cosa, a non contradirli,
210a non frodarli, ma a mostrar sempre lealtà perfetta, onde onorino la dottrina di Dio, nostro Salvatore, in ogni cosa.
211Poiché la grazia di Dio, salutare per tutti gli uomini, è apparsa
212e ci ammaestra a rinunziare all’empietà e alle mondane concupiscenze, per vivere in questo mondo temperatamente, giustamente e piamente,
213aspettando la beata speranza e l’apparizione della gloria del nostro grande Iddio e Salvatore, Cristo Gesù;
214il quale ha dato se stesso per noi al fine di riscattarci da ogni iniquità e di purificarsi un popolo suo proprio, zelante nelle opere buone.
215Insegna queste cose, ed esorta e riprendi con ogni autorità. Niuno ti sprezzi.
31Ricorda loro che stiano soggetti ai magistrati e alle autorità, che siano ubbidienti, pronti a fare ogni opera buona,
32che non dicano male d’alcuno, che non siano contenziosi, che siano benigni, mostrando ogni mansuetudine verso tutti gli uomini.
33Perché anche noi eravamo una volta insensati, ribelli, traviati, servi di varie concupiscenze e voluttà, menanti la vita in malizia ed invidia, odiosi ed odiantici gli uni gli altri.
34Ma quando la benignità di Dio, nostro Salvatore, e il suo amore verso gli uomini sono stati manifestati,
35Egli ci ha salvati non per opere giuste che noi avessimo fatte, ma secondo la sua misericordia, mediante il lavacro della rigenerazione e il rinnovamento dello Spirito Santo,
36ch’Egli ha copiosamente sparso su noi per mezzo di Gesù Cristo, nostro Salvatore,
37affinché, giustificati per la sua grazia, noi fossimo fatti eredi secondo la speranza della vita eterna.
38Certa è questa parola, e queste cose voglio che tu affermi con forza, affinché quelli che han creduto a Dio abbiano cura di attendere a buone opere. Queste cose sono buone ed utili agli uomini.
39Ma quanto alle questioni stolte, alle genealogie, alle contese, e alle dispute intorno alla legge, stattene lontano, perché sono inutili e vane.
310L’uomo settario, dopo una prima e una seconda ammonizione, schivalo,
311sapendo che un tal uomo è pervertito e pecca, condannandosi da sé.
312Quando t’avrò mandato Artemas o Tichico, studiati di venir da me a Nicopoli, perché ho deciso di passar quivi l’inverno.
313Provvedi con cura al viaggio di Zena, il legista, e d’Apollo, affinché nulla manchi loro.
314Ed imparino anche i nostri ad attendere a buone opere per provvedere alle necessità, onde non stiano senza portar frutto.
315Tutti quelli che son meco ti salutano. Saluta quelli che ci amano in fede. La grazia sia con tutti voi!