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Multilingual Scriptures Home » Italian Riveduta 1927 Bible » 1 Thessalonians

Italian Riveduta 1927 Bible
Chapter # Verse # Verse Detail
11Paolo, Silvano e Timoteo alla chiesa dei Tessalonicesi che è in Dio Padre e nel Signor Gesù Cristo, grazia a voi e pace.
12Noi rendiamo del continuo grazie a Dio per voi tutti, facendo di voi menzione nelle nostre preghiere,
13ricordandoci del continuo nel cospetto del nostro Dio e Padre, dell’opera della vostra fede, delle fatiche del vostro amore e della costanza della vostra speranza nel nostro Signor Gesù Cristo;
14conoscendo, fratelli amati da Dio, la vostra elezione.
15Poiché il nostro Evangelo non vi è stato annunziato soltanto con parole, ma anche con potenza, con lo Spirito Santo e con gran pienezza di convinzione; e infatti voi sapete quel che siamo stati fra voi per amor vostro.
16E voi siete divenuti imitatori nostri e del Signore, avendo ricevuto la Parola in mezzo a molte afflizioni, con allegrezza dello Spirito Santo;
17talché siete diventati un esempio a tutti i credenti della Macedonia e dell’Acaia.
18Poiché da voi la parola del Signore ha echeggiato non soltanto nella Macedonia e nell’Acaia, ma la fama della fede che avete in Dio si è sparsa in ogni luogo; talché non abbiam bisogno di parlarne;
19perché eglino stessi raccontano di noi quale sia stata la nostra venuta tra voi, e come vi siete convertiti dagl’idoli a Dio per servire all’Iddio vivente e vero, e per aspettare dai cieli il suo Figliuolo,
110il quale Egli ha risuscitato dai morti: cioè, Gesù che ci libera dall’ira a venire.
21Voi stessi, fratelli, sapete che la nostra venuta tra voi non è stata invano;
22anzi, sebbene avessimo prima patito e fossimo stati oltraggiati, come sapete, a Filippi, pur ci siamo rinfrancati nell’Iddio nostro, per annunziarvi l’Evangelo di Dio in mezzo a molte lotte.
23Poiché la nostra esortazione non procede da impostura, né da motivi impuri, né è fatta con frode;
24ma siccome siamo stati approvati da Dio che ci ha stimati tali da poterci affidare l’Evangelo, parliamo in modo da piacere non agli uomini, ma a Dio che prova i nostri cuori.
25Difatti, non abbiamo mai usato un parlar lusinghevole, come ben sapete, né pretesti ispirati da cupidigia; Iddio ne è testimone.
26E non abbiam cercato gloria dagli uomini, né da voi, né da altri, quantunque, come apostoli di Cristo, avessimo potuto far valere la nostra autorità;
27invece, siamo stati mansueti in mezzo a voi, come una nutrice che cura teneramente i propri figliuoli.
28Così, nel nostro grande affetto per voi, eravamo disposti a darvi non soltanto l’Evangelo di Dio, ma anche le nostre proprie vite, tanto ci eravate divenuti cari.
29Perché, fratelli, voi la ricordate la nostra fatica e la nostra pena; egli è lavorando notte e giorno per non essere d’aggravio ad alcuno di voi, che v’abbiam predicato l’Evangelo di Dio.
210Voi siete testimoni, e Dio lo è pure, del modo santo, giusto e irreprensibile con cui ci siamo comportati verso voi che credete;
211e sapete pure che, come fa un padre coi suoi figliuoli, noi abbiamo esortato,
212confortato e scongiurato ciascun di voi a condursi in modo degno di Dio, che vi chiama al suo regno e alla sua gloria.
213E per questa ragione anche noi rendiamo del continuo grazie a Dio: perché quando riceveste da noi la parola della predicazione, cioè la parola di Dio, voi l’accettaste non come parola d’uomini, ma, quale essa è veramente, come parola di Dio, la quale opera efficacemente in voi che credete.
214Poiché, fratelli, voi siete divenuti imitatori delle chiese di Dio che sono in Cristo Gesù nella Giudea; in quanto che anche voi avete sofferto dai vostri connazionali le stesse cose che quelle chiese hanno sofferto dai Giudei,
215i quali hanno ucciso e il Signor Gesù e i profeti, hanno cacciato noi, e non piacciono a Dio, e sono avversi a tutti gli uomini,
216divietandoci di parlare ai Gentili perché sieno salvati. Essi vengon così colmando senza posa la misura dei loro peccati; ma ormai li ha raggiunti l’ira finale.
217Quant’è a noi, fratelli, orbati di voi per breve tempo, di persona, non di cuore, abbiamo tanto maggiormente cercato, con gran desiderio, di veder la vostra faccia.
218Perciò abbiam voluto, io Paolo almeno, non una ma due volte, venir a voi; ma Satana ce lo ha impedito.
219Qual è infatti la nostra speranza, o la nostra allegrezza, o la corona di cui ci gloriamo? Non siete forse voi, nel cospetto del nostro Signor Gesù quand’egli verrà?
220Sì, certo, la nostra gloria e la nostra allegrezza siete voi.
31Perciò, non potendo più reggere, stimammo bene di esser lasciati soli ad Atene;
32e mandammo Timoteo, nostro fratello e ministro di Dio nella propagazione del Vangelo di Cristo, per confermarvi e confortarvi nella vostra fede,
33affinché nessuno fosse scosso in mezzo a queste afflizioni; poiché voi stessi sapete che a questo siamo destinati.
34Perché anche quando eravamo fra voi, vi predicevamo che saremmo afflitti; come anche è avvenuto, e voi lo sapete.
35Perciò anch’io, non potendo più resistere, mandai ad informarmi della vostra fede, per tema che il tentatore vi avesse tentati, e la nostra fatica fosse riuscita vana.
36Ma ora che Timoteo è giunto qui da presso a voi e ci ha recato liete notizie della vostra fede e del vostro amore, e ci ha detto che serbate del continuo buona ricordanza di noi bramando di vederci, come anche noi bramiamo vedervi,
37per questa ragione, fratelli, siamo stati consolati a vostro riguardo, in mezzo a tutte le nostre distrette e afflizioni, mediante la vostra fede;
38perché ora viviamo, se voi state saldi nel Signore.
39Poiché quali grazie possiam noi rendere a Dio, a vostro riguardo, per tutta l’allegrezza della quale ci rallegriamo a cagion di voi nel cospetto dell’Iddio nostro,
310mentre notte e giorno preghiamo intensamente di poter vedere la vostra faccia e supplire alle lacune della vostra fede?
311Ora Iddio stesso, nostro Padre, e il Signor nostro Gesù ci appianino la via per venir da voi;
312e quant’è a voi, il Signore vi accresca e vi faccia abbondare in amore gli uni verso gli altri e verso tutti, come anche noi abbondiamo verso voi,
313per confermare i vostri cuori, onde siano irreprensibili in santità nel cospetto di Dio nostro Padre, quando il Signor nostro Gesù verrà con tutti i suoi santi.
41Del rimanente, fratelli, come avete imparato da noi il modo in cui vi dovete condurre e piacere a Dio (ed è così che già vi conducete), vi preghiamo e vi esortiamo nel Signor Gesù a vie più progredire.
42Poiché sapete quali comandamenti vi abbiamo dati per la grazia del Signor Gesù.
43Perché questa è la volontà di Dio: che vi santifichiate, che v’asteniate dalla fornicazione,
44che ciascun di voi sappia possedere il proprio corpo in santità ed onore,
45non dandosi a passioni di concupiscenza come fanno i pagani i quali non conoscono Iddio;
46e che nessuno soverchi il fratello né lo sfrutti negli affari; perché il Signore è un vendicatore in tutte queste cose, siccome anche v’abbiamo innanzi detto e protestato.
47Poiché Iddio ci ha chiamati non a impurità, ma a santificazione.
48Chi dunque sprezza questi precetti, non sprezza un uomo, ma quell’Iddio, il quale anche vi comunica il dono del suo Santo Spirito.
49Or quanto all’amor fraterno non avete bisogno che io ve ne scriva, giacché voi stessi siete stati ammaestrati da Dio ad amarvi gli uni gli altri;
410e invero voi lo fate verso tutti i fratelli che sono nell’intera Macedonia. Ma v’esortiamo, fratelli, che vie più abbondiate in questo, e vi studiate di vivere in quiete,
411di fare i fatti vostri e di lavorare con le vostre mani, come v’abbiamo ordinato di fare,
412onde camminiate onestamente verso quelli di fuori, e non abbiate bisogno di nessuno.
413Or, fratelli, non vogliamo che siate in ignoranza circa quelli che dormono, affinché non siate contristati come gli altri che non hanno speranza.
414Poiché, se crediamo che Gesù morì e risuscitò, così pure, quelli che si sono addormentati, Iddio, per mezzo di Gesù, li ricondurrà con esso lui.
415Poiché questo vi diciamo per parola del Signore: che noi viventi, i quali saremo rimasti fino alla venuta del Signore, non precederemo quelli che si sono addormentati;
416perché il Signore stesso, con potente grido, con voce d’arcangelo e con la tromba di Dio, scenderà dal cielo, e i morti in Cristo risusciteranno i primi;
417poi noi viventi, che saremo rimasti, verremo insiem con loro rapiti sulle nuvole, a incontrare il Signore nell’aria; e così saremo sempre col Signore.
418Consolatevi dunque gli uni gli altri con queste parole.
51Or quanto ai tempi ed ai momenti, fratelli, non avete bisogno che vi se ne scriva;
52perché voi stessi sapete molto bene che il giorno del Signore verrà come viene un ladro nella notte.
53Quando diranno: Pace e sicurezza, allora di subito una improvvisa ruina verrà loro addosso, come le doglie alla donna incinta; e non scamperanno affatto.
54Ma voi, fratelli, non siete nelle tenebre, sì che quel giorno abbia a cogliervi a guisa di ladro;
55poiché voi tutti siete figliuoli di luce e figliuoli del giorno; noi non siamo della notte né delle tenebre;
56non dormiamo dunque come gli altri, ma vegliamo e siamo sobri.
57Poiché quelli che dormono, dormono di notte; e quelli che s’inebriano, s’inebriano di notte;
58ma noi, che siamo del giorno, siamo sobri, avendo rivestito la corazza della fede e dell’amore, e preso per elmo la speranza della salvezza.
59Poiché Iddio non ci ha destinati ad ira, ma ad ottener salvezza per mezzo del Signor nostro Gesù Cristo,
510il quale è morto per noi affinché, sia che vegliamo sia che dormiamo, viviamo insieme con lui.
511Perciò, consolatevi gli uni gli altri, ed edificatevi l’un l’altro, come d’altronde già fate.
512Or, fratelli, vi preghiamo di avere in considerazione coloro che faticano fra voi, che vi son preposti nel Signore e vi ammoniscono,
513e di tenerli in grande stima ed amarli a motivo dell’opera loro. Vivete in pace fra voi.
514V’esortiamo, fratelli, ad ammonire i disordinati, a confortare gli scoraggiati, a sostenere i deboli, ad esser longanimi verso tutti.
515Guardate che nessuno renda ad alcuno male per male; anzi procacciate sempre il bene gli uni degli altri, e quello di tutti.
516Siate sempre allegri;
517non cessate mai di pregare;
518in ogni cosa rendete grazie, poiché tale è la volontà di Dio in Cristo Gesù verso di voi.
519Non spegnete lo Spirito;
520non disprezzate le profezie;
521ma esaminate ogni cosa e ritenete il bene;
522astenetevi da ogni specie di male.
523Or l’Iddio della pace vi santifichi Egli stesso completamente; e l’intero essere vostro, lo spirito, l’anima ed il corpo, sia conservato irreprensibile, per la venuta del Signor nostro Gesù Cristo.
524Fedele è Colui che vi chiama, ed Egli farà anche questo.
525Fratelli, pregate per noi.
526Salutate tutti i fratelli con un santo bacio.
527Io vi scongiuro per il Signore a far sì che questa epistola sia letta a tutti i fratelli.
528La grazia del Signor nostro Gesù Cristo sia con voi.