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Italian Riveduta 1927 Bible | ||
Chapter # | Verse # | Verse Detail |
1 | 1 | Proverbi di Salomone, figliuolo di Davide, re d’Israele; |
1 | 2 | perché l’uomo conosca la sapienza e l’istruzione, e intenda i detti sensati; |
1 | 3 | perché riceva istruzione circa l’assennatezza, la giustizia, l’equità, la dirittura; |
1 | 4 | per dare accorgimento ai semplici, e conoscenza e riflessione al giovane. |
1 | 5 | Il savio ascolterà, e accrescerà il suo sapere; l’uomo intelligente ne ritrarrà buone direzioni |
1 | 6 | per capire i proverbi e le allegorie, le parole dei savi e i loro enigmi. |
1 | 7 | Il timore dell’Eterno è il principio della scienza; gli stolti disprezzano la sapienza e l’istruzione. |
1 | 8 | Ascolta, figliuol mio, l’istruzione di tuo padre e non ricusare l’insegnamento di tua madre; |
1 | 9 | poiché saranno una corona di grazia sul tuo capo, e monili al tuo collo. |
1 | 10 | Figliuol mio, se i peccatori ti vogliono sedurre, non dar loro retta. |
1 | 11 | Se dicono: "Vieni con noi; mettiamoci in agguato per uccidere; tendiamo insidie senza motivo all’innocente; |
1 | 12 | inghiottiamoli vivi, come il soggiorno de’ morti, e tutt’interi come quelli che scendon nella fossa; |
1 | 13 | noi troveremo ogni sorta di beni preziosi, empiremo le nostre case di bottino; |
1 | 14 | tu trarrai a sorte la tua parte con noi, non ci sarà fra noi tutti che una borsa sola" |
1 | 15 | figliuol mio, non t’incamminare con essi; trattieni il tuo piè lungi dal loro sentiero; |
1 | 16 | poiché i loro piedi corrono al male ed essi s’affrettano a spargere il sangue. |
1 | 17 | Si tende invano la rete dinanzi a ogni sorta d’uccelli; |
1 | 18 | ma costoro pongono agguati al loro proprio sangue, e tendono insidie alla stessa loro vita. |
1 | 19 | Tal è la sorte di chiunque è avido di guadagno; esso toglie la vita a chi lo possiede. |
1 | 20 | La sapienza grida per le vie, fa udire la sua voce per le piazze; |
1 | 21 | nei crocicchi affollati ella chiama, all’ingresso delle porte, in città, pronunzia i suoi discorsi: |
1 | 22 | "Fino a quando, o scempi, amerete la scempiaggine? fino a quando gli schernitori prenderanno gusto a schernire e gli stolti avranno in odio la scienza? |
1 | 23 | Volgetevi a udire la mia riprensione; ecco, io farò sgorgare su voi lo spirito mio, vi farò conoscere le mie parole… |
1 | 24 | Ma poiché, quand’ho chiamato avete rifiutato d’ascoltare, quand’ho steso la mano nessun vi ha badato, |
1 | 25 | anzi avete respinto ogni mio consiglio e della mia correzione non ne avete voluto sapere, |
1 | 26 | anch’io mi riderò delle vostre sventure, mi farò beffe quando lo spavento vi piomberà addosso; |
1 | 27 | quando lo spavento vi piomberà addosso come una tempesta quando la sventura v’investirà come un uragano, e vi cadranno addosso la distretta l’angoscia. |
1 | 28 | Allora mi chiameranno, ma io non risponderò; mi cercheranno con premura ma non mi troveranno. |
1 | 29 | Poiché hanno odiato la scienza e non hanno scelto il timor dell’Eterno |
1 | 30 | e non hanno voluto sapere dei miei consigli e hanno disdegnato ogni mia riprensione, |
1 | 31 | si pasceranno del frutto della loro condotta, e saranno saziati dei loro propri consigli. |
1 | 32 | Poiché il pervertimento degli scempi li uccide, e lo sviarsi degli stolti li fa perire; |
1 | 33 | ma chi m’ascolta se ne starà al sicuro, sarà tranquillo, senza paura d’alcun male". |
2 | 1 | Figliuol mio, se ricevi le mie parole e serbi con cura i miei comandamenti, |
2 | 2 | prestando orecchio alla sapienza e inclinando il cuore all’intelligenza; |
2 | 3 | sì, se chiami il discernimento e rivolgi la tua voce all’intelligenza, |
2 | 4 | se la cerchi come l’argento e ti dài a scavarla come un tesoro, |
2 | 5 | Allora intenderai il timor dell’Eterno, e troverai la conoscenza di Dio. |
2 | 6 | Poiché l’Eterno dà la sapienza; dalla sua bocca procedono la scienza e l’intelligenza. |
2 | 7 | Egli tiene in serbo per gli uomini retti un aiuto potente, uno scudo per quelli che camminano integramente, |
2 | 8 | affin di proteggere i sentieri della equità e di custodire la via dei suoi fedeli. |
2 | 9 | Allora intenderai la giustizia, l’equità, la rettitudine, tutte le vie del bene. |
2 | 10 | Perché la sapienza t’entrerà nel cuore, e la scienza sarà gradevole all’anima tua; |
2 | 11 | la riflessione veglierà su te, e l’intelligenza ti proteggerà; |
2 | 12 | ti scamperà così dalla via malvagia, dalla gente che parla di cose perverse, |
2 | 13 | da quelli che lasciano i sentieri della rettitudine per camminare nella via delle tenebre, |
2 | 14 | che godono a fare il male e si compiacciono delle perversità del malvagio, |
2 | 15 | che seguono sentieri storti e battono vie tortuose. |
2 | 16 | Ti scamperà dalla donna adultera, dalla infedele che usa parole melate, |
2 | 17 | che ha abbandonato il compagno della sua giovinezza e ha dimenticato il patto del suo Dio. |
2 | 18 | Poiché la sua casa pende verso la morte, e i suoi sentieri menano ai defunti. |
2 | 19 | Nessuno di quelli che vanno da lei ne ritorna, nessuno riprende i sentieri della vita. |
2 | 20 | Così camminerai per la via dei buoni, e rimarrai nei sentieri dei giusti. |
2 | 21 | Ché gli uomini retti abiteranno la terra, e quelli che sono integri vi rimarranno; |
2 | 22 | ma gli empi saranno sterminati di sulla terra e gli sleali ne saranno divelti. |
3 | 1 | Figliuol mio, non dimenticare il mio insegnamento, e il tuo cuore osservi i miei comandamenti, |
3 | 2 | perché ti procureranno lunghi giorni, anni di vita e di prosperità. |
3 | 3 | Bontà e verità non ti abbandonino; lègatele al collo, scrivile sulla tavola del tuo cuore; |
3 | 4 | troverai così grazia e buon senno agli occhi di Dio e degli uomini. |
3 | 5 | Confidati nell’Eterno con tutto il cuore, e non t’appoggiare sul tuo discernimento. |
3 | 6 | Riconoscilo in tutte le tue vie, ed egli appianerà i tuoi sentieri. |
3 | 7 | Non ti stimar savio da te stesso; temi l’Eterno e ritirati dal male; |
3 | 8 | questo sarà la salute del tuo corpo, e un refrigerio alle tue ossa. |
3 | 9 | Onora l’Eterno con i tuoi beni e con le primizie d’ogni tua rendita; |
3 | 10 | i tuoi granai saran ripieni d’abbondanza e i tuoi tini traboccheranno di mosto. |
3 | 11 | Figliuol mio, non disdegnare la correzione dell’Eterno, e non ti ripugni la sua riprensione; |
3 | 12 | ché l’Eterno riprende colui ch’egli ama, come un padre il figliuolo che gradisce. |
3 | 13 | Beato l’uomo che ha trovato la sapienza, e l’uomo che ottiene l’intelligenza! |
3 | 14 | Poiché il guadagno ch’essa procura è preferibile a quel dell’argento, e il profitto che se ne trae val più dell’oro fino. |
3 | 15 | Essa è più pregevole delle perle, e quanto hai di più prezioso non l’equivale. |
3 | 16 | Lunghezza di vita è nella sua destra; ricchezza e gloria nella sua sinistra. |
3 | 17 | Le sue vie son vie dilettevoli, e tutti i suoi sentieri sono pace. |
3 | 18 | Essa è un albero di vita per quei che l’afferrano, e quei che la ritengon fermamente sono beati. |
3 | 19 | Con la sapienza l’Eterno fondò la terra, e con l’intelligenza rese stabili i cieli. |
3 | 20 | Per la sua scienza gli abissi furono aperti, e le nubi distillano la rugiada. |
3 | 21 | Figliuol mio, queste cose non si dipartano mai dagli occhi tuoi! Ritieni la saviezza e la riflessione! |
3 | 22 | Esse saranno la vita dell’anima tua e un ornamento al tuo collo. |
3 | 23 | Allora camminerai sicuro per la tua via, e il tuo piede non inciamperà. |
3 | 24 | Quando ti metterai a giacere non avrai paura; giacerai, e il sonno tuo sarà dolce. |
3 | 25 | Non avrai da temere i sùbiti spaventi, né la ruina degli empi, quando avverrà; |
3 | 26 | perché l’Eterno sarà la tua sicurezza, e preserverà il tuo piede da ogn’insidia. |
3 | 27 | Non rifiutare un benefizio a chi vi ha diritto, quand’è in tuo potere di farlo. |
3 | 28 | Non dire al tuo prossimo: "Va’ e torna" e "te lo darò domani", quand’hai di che dare. |
3 | 29 | Non macchinare il male contro il tuo prossimo, mentr’egli abita fiducioso con te. |
3 | 30 | Non intentar causa ad alcuno senza motivo, allorché non t’ha fatto alcun torto. |
3 | 31 | Non portare invidia all’uomo violento, e non scegliere alcuna delle sue vie; |
3 | 32 | poiché l’Eterno ha in abominio l’uomo perverso, ma l’amicizia sua è per gli uomini retti. |
3 | 33 | La maledizione dell’Eterno è nella casa dell’empio, ma egli benedice la dimora dei giusti. |
3 | 34 | Se schernisce gli schernitori, fa grazia agli umili. |
3 | 35 | I savi erederanno la gloria, ma l’ignominia è la parte degli stolti. |
4 | 1 | Figliuoli, ascoltate l’istruzione di un padre, e state attenti a imparare il discernimento; |
4 | 2 | perché io vi do una buona dottrina; non abbandonate il mio insegnamento. |
4 | 3 | Quand’ero ancora fanciullo presso mio padre, tenero ed unico presso mia madre, |
4 | 4 | egli mi ammaestrava e mi diceva: "Il tuo cuore ritenga le mie parole; osserva i miei comandamenti, e vivrai. |
4 | 5 | Acquista sapienza, acquista intelligenza; non dimenticare le parole della mia bocca, e non te ne sviare; |
4 | 6 | non abbandonare la sapienza, ed essa ti custodirà; amala, ed essa ti proteggerà. |
4 | 7 | Il principio della sapienza è: Acquista la sapienza. Sì, a costo di quanto possiedi, acquista l’intelligenza. |
4 | 8 | Esaltala, ed essa t’innalzerà; essa ti coprirà di gloria, quando l’avrai abbracciata. |
4 | 9 | Essa ti metterà sul capo una corona di grazia, ti farà dono d’un magnifico diadema". |
4 | 10 | Ascolta, figliuol mio, ricevi le mie parole, e anni di vita ti saranno moltiplicati. |
4 | 11 | Io ti mostro la via della sapienza, t’avvio per i sentieri della rettitudine. |
4 | 12 | Se cammini, i tuoi passi non saran raccorciati; e se corri, non inciamperai. |
4 | 13 | Afferra saldamente l’istruzione, non la lasciar andare; serbala, perch’essa è la tua vita. |
4 | 14 | Non entrare nel sentiero degli empi, e non t’inoltrare per la via de’ malvagi; |
4 | 15 | schivala, non passare per essa; allontanatene, e va’ oltre. |
4 | 16 | Poiché essi non posson dormire se non han fatto del male, e il sonno è loro tolto se non han fatto cader qualcuno. |
4 | 17 | Essi mangiano il pane dell’empietà, e bevono il vino della violenza; |
4 | 18 | ma il sentiero dei giusti è come la luce che spunta e va vie più risplendendo, finché sia giorno perfetto. |
4 | 19 | La via degli empi è come il buio; essi non scorgono ciò che li farà cadere. |
4 | 20 | Figliuol mio, sta’ attento alle mie parole, inclina l’orecchio ai miei detti; |
4 | 21 | non si dipartano mai dai tuoi occhi, serbali nel fondo del cuore; |
4 | 22 | poiché sono vita per quelli che li trovano, e salute per tutto il loro corpo. |
4 | 23 | Custodisci il tuo cuore più d’ogni altra cosa, poiché da esso procedono le sorgenti della vita. |
4 | 24 | Rimuovi da te la perversità della bocca, e allontana da te la falsità delle labbra. |
4 | 25 | Gli occhi tuoi guardino bene in faccia, e le tue palpebre si dirigano dritto davanti a te. |
4 | 26 | Appiana il sentiero dei tuoi piedi, e tutte le tue vie siano ben preparate. |
4 | 27 | Non piegare né a destra né a sinistra, ritira il tuo piede dal male. |
5 | 1 | Figliuol mio, sta’ attento alla mia sapienza, inclina l’orecchio alla mia intelligenza, |
5 | 2 | affinché tu conservi l’accorgimento, e le tue labbra ritengano la scienza. |
5 | 3 | Poiché le labbra dell’adultera stillano miele, e la sua bocca è più morbida dell’olio; |
5 | 4 | ma la fine cui mena è amara come l’assenzio, è acuta come una spada a due tagli. |
5 | 5 | I suoi piedi scendono alla morte, i suoi passi fan capo al soggiorno dei defunti. |
5 | 6 | Lungi dal prendere il sentiero della vita, le sue vie sono erranti, e non sa dove va. |
5 | 7 | Or dunque, figliuoli, ascoltatemi, e non vi dipartite dalle parole della mia bocca. |
5 | 8 | Tieni lontana da lei la tua via, e non t’accostare alla porta della sua casa, |
5 | 9 | per non dare ad altri il fiore della tua gioventù, e i tuoi anni al tiranno crudele; |
5 | 10 | perché degli stranieri non si sazino de’ tuoi beni, e le tue fatiche non vadano in casa d’altri; |
5 | 11 | perché tu non abbia a gemere quando verrà la tua fine, quando la tua carne e il tuo corpo saran consumati, |
5 | 12 | e tu non dica: "Come ho fatto a odiare la correzione, come ha potuto il cuor mio sprezzare la riprensione? |
5 | 13 | come ho fatto a non ascoltare la voce di chi m’ammaestrava, e a non porger l’orecchio a chi m’insegnava? |
5 | 14 | poco mancò che non mi trovassi immerso in ogni male, in mezzo al popolo ed all’assemblea". |
5 | 15 | Bevi l’acqua della tua cisterna, l’acqua viva del tuo pozzo |
5 | 16 | Le tue fonti debbon esse spargersi al di fuori? e i tuoi rivi debbon essi scorrer per le strade? |
5 | 17 | Siano per te solo, e non per degli stranieri con te. |
5 | 18 | Sia benedetta la tua fonte, e vivi lieto con la sposa della tua gioventù. |
5 | 19 | Cerva d’amore, cavriola di grazia, le sue carezze t’inebrino in ogni tempo, e sii del continuo rapito nell’affetto suo. |
5 | 20 | E perché, figliuol mio, t’invaghiresti d’un’estranea, e abbracceresti il seno della donna altrui? |
5 | 21 | Ché le vie dell’uomo stan davanti agli occhi dell’Eterno, il quale osserva tutti i sentieri di lui. |
5 | 22 | L’empio sarà preso nelle proprie iniquità, e tenuto stretto dalle funi del suo peccato. |
5 | 23 | Egli morrà per mancanza di correzione, andrà vacillando per la grandezza della sua follia. |
6 | 1 | Figliuol mio, se ti sei reso garante per il tuo prossimo, se ti sei impegnato per un estraneo, |
6 | 2 | sei còlto nel laccio dalle parole della tua bocca, sei preso dalle parole della tua bocca. |
6 | 3 | Fa’ questo, figliuol mio; disimpegnati, perché sei caduto in mano del tuo prossimo. Va’, gettati ai suoi piedi, insisti, |
6 | 4 | non dar sonno ai tuoi occhi né sopore alle tue palpebre; |
6 | 5 | disimpegnati come il cavriolo di man del cacciatore, come l’uccello di mano dell’uccellatore. |
6 | 6 | Va’, pigro, alla formica; considera il suo fare, e diventa savio! |
6 | 7 | Essa non ha né capo, né sorvegliante, né padrone; |
6 | 8 | prepara il suo cibo nell’estate, e raduna il suo mangiare durante la raccolta. |
6 | 9 | Fino a quando, o pigro, giacerai? quando ti desterai dal tuo sonno? |
6 | 10 | Dormire un po’, sonnecchiare un po’, incrociare un po’ le mani per riposare… |
6 | 11 | e la tua povertà verrà come un ladro, e la tua indigenza, come un uomo armato. |
6 | 12 | L’uomo da nulla, l’uomo iniquo cammina colla falsità sulle labbra; |
6 | 13 | ammicca cogli occhi, parla coi piedi, fa segni con le dita; |
6 | 14 | ha la perversità nel cuore, macchina del male in ogni tempo, semina discordie; |
6 | 15 | perciò la sua ruina verrà ad un tratto, in un attimo sarà distrutto, senza rimedio. |
6 | 16 | Sei cose odia l’Eterno, anzi sette gli sono in abominio: |
6 | 17 | gli occhi alteri, la lingua bugiarda, le mani che spandono sangue innocente, |
6 | 18 | il cuore che medita disegni iniqui, i piedi che corron frettolosi al male, |
6 | 19 | il falso testimonio che proferisce menzogne, e chi semina discordie tra fratelli. |
6 | 20 | Figliuol mio, osserva i precetti di tuo padre, e non trascurare gl’insegnamenti di tua madre; |
6 | 21 | tienteli del continuo legati sul cuore e attaccati al collo. |
6 | 22 | Quando camminerai, ti guideranno; quando giacerai, veglieranno su te; quando ti risveglierai, ragioneranno teco. |
6 | 23 | Poiché il precetto è una lampada e l’insegnamento una luce, e le correzioni della disciplina son la via della vita, |
6 | 24 | per guardarti dalla donna malvagia dalle parole lusinghevoli della straniera. |
6 | 25 | Non bramare in cuor tuo la sua bellezza, e non ti lasciar prendere dalle sue palpebre; |
6 | 26 | ché per una donna corrotta uno si riduce a un pezzo di pane, e la donna adultera sta in agguato contro un’anima preziosa. |
6 | 27 | Uno si metterà forse del fuoco in seno senza che i suoi abiti si brucino? |
6 | 28 | camminerà forse sui carboni accesi senza scottarsi i piedi? |
6 | 29 | Così è di chi va dalla moglie del prossimo; chi la tocca non rimarrà impunito. |
6 | 30 | Non si disprezza il ladro che ruba per saziarsi quand’ha fame; |
6 | 31 | se è còlto, restituirà anche il settuplo, darà tutti i beni della sua casa. |
6 | 32 | Ma chi commette un adulterio è privo di senno; chi fa questo vuol rovinar se stesso. |
6 | 33 | Troverà ferite ed ignominia, e l’obbrobrio suo non sarà mai cancellato; |
6 | 34 | ché la gelosia rende furioso il marito, il quale sarà senza pietà nel dì della vendetta; |
6 | 35 | non avrà riguardo a riscatto di sorta, e anche se tu moltiplichi i regali, non sarà soddisfatto. |
7 | 1 | Figliuol mio, ritieni le mie parole, e fa’ tesoro de’ miei comandamenti. |
7 | 2 | Osserva i miei comandamenti e vivrai; custodisci il mio insegnamento come la pupilla degli occhi. |
7 | 3 | Legateli alle dita, scrivili sulla tavola del tuo cuore. |
7 | 4 | Di’ alla sapienza: "Tu sei mia sorella", e chiama l’intelligenza amica tua, |
7 | 5 | affinché ti preservino dalla donna altrui, dall’estranea che usa parole melate. |
7 | 6 | Ero alla finestra della mia casa, e dietro alla mia persiana stavo guardando, |
7 | 7 | quando vidi, tra gli sciocchi, scorsi, tra i giovani, un ragazzo privo di senno, |
7 | 8 | che passava per la strada, presso all’angolo dov’essa abitava, e si dirigeva verso la casa di lei, |
7 | 9 | al crepuscolo, sul declinar del giorno, allorché la notte si faceva nera, oscura. |
7 | 10 | Ed ecco farglisi incontro una donna in abito da meretrice e astuta di cuore, |
7 | 11 | turbolenta e proterva, che non teneva piede in casa: |
7 | 12 | ora in istrada, ora per le piazze, e in agguato presso ogni canto. |
7 | 13 | Essa lo prese, lo baciò, e sfacciatamente gli disse: |
7 | 14 | "Dovevo fare un sacrifizio di azioni di grazie; oggi ho sciolto i miei voti; |
7 | 15 | perciò ti son venuta incontro per cercarti, e t’ho trovato. |
7 | 16 | Ho guarnito il mio letto di morbidi tappeti, di coperte ricamate con filo d’Egitto; |
7 | 17 | l’ho profumato di mirra, d’aloe e di cinnamomo. |
7 | 18 | Vieni inebriamoci d’amore fino al mattino, sollazziamoci in amorosi piaceri; |
7 | 19 | giacché il mio marito non è a casa; è andato in viaggio lontano; |
7 | 20 | ha preso seco un sacchetto di danaro, non tornerà a casa che al plenilunio". |
7 | 21 | Ella lo sedusse con le sue molte lusinghe, lo trascinò con la dolcezza delle sue labbra. |
7 | 22 | Egli le andò dietro subito, come un bove va al macello, come uno stolto è menato ai ceppi che lo castigheranno, |
7 | 23 | come un uccello s’affretta al laccio, senza sapere ch’è teso contro la sua vita, finché una freccia gli trapassi il fegato. |
7 | 24 | Or dunque, figliuoli, ascoltatemi, e state attenti alle parole della mia bocca. |
7 | 25 | Il tuo cuore non si lasci trascinare nelle vie d’una tal donna; non ti sviare per i suoi sentieri; |
7 | 26 | ché molti ne ha fatti cadere feriti a morte, e grande è la moltitudine di quelli che ha uccisi. |
7 | 27 | La sua casa è la via del soggiorno de’ defunti, la strada che scende ai penetrali della morte. |
8 | 1 | La sapienza non grida ella? e l’intelligenza non fa ella udire la sua voce? |
8 | 2 | Ella sta in piè al sommo dei luoghi elevati, sulla strada, ai crocicchi; |
8 | 3 | grida presso le porte, all’ingresso della città, nei viali che menano alle porte: |
8 | 4 | "Chiamo voi, o uomini principali, e la mia voce si rivolge ai figli del popolo. |
8 | 5 | Imparate, o semplici, l’accorgimento, e voi, stolti, diventate intelligenti di cuore! |
8 | 6 | Ascoltate, perché dirò cose eccellenti, e le mie labbra s’apriranno a insegnar cose rette. |
8 | 7 | Poiché la mia bocca esprime il vero, e le mie labbra abominano l’empietà. |
8 | 8 | Tutte le parole della mia bocca son conformi a giustizia, non v’è nulla di torto o di perverso in esse. |
8 | 9 | Son tutte piane per l’uomo intelligente, e rette per quelli che han trovato la scienza. |
8 | 10 | Ricevete la mia istruzione anziché l’argento, e la scienza anziché l’oro scelto; |
8 | 11 | poiché la sapienza val più delle perle, e tutti gli oggetti preziosi non la equivalgono. |
8 | 12 | Io, la sapienza, sto con l’accorgimento, e trovo la scienza della riflessione. |
8 | 13 | Il timore dell’Eterno è odiare il male; io odio la superbia, l’arroganza, la via del male e la bocca perversa. |
8 | 14 | A me appartiene il consiglio e il buon successo; io sono l’intelligenza, a me appartiene la forza. |
8 | 15 | Per mio mezzo regnano i re, e i principi decretano ciò ch’è giusto. |
8 | 16 | Per mio mezzo governano i capi, i nobili, tutti i giudici della terra. |
8 | 17 | Io amo quelli che m’amano, e quelli che mi cercano mi trovano. |
8 | 18 | Con me sono ricchezze e gloria, i beni permanenti e la giustizia. |
8 | 19 | Il mio frutto e migliore dell’oro fino, e il mio prodotto val più che argento eletto. |
8 | 20 | Io cammino per la via della giustizia, per i sentieri dell’equità, |
8 | 21 | per far eredi di beni reali quelli che m’amano, e per riempire i loro tesori. |
8 | 22 | L’Eterno mi formò al principio de’ suoi atti, prima di fare alcuna delle opere sue, ab antico. |
8 | 23 | Fui stabilita ab eterno, dal principio, prima che la terra fosse. |
8 | 24 | Fui generata quando non c’erano ancora abissi, quando ancora non c’erano sorgenti rigurgitanti d’acqua. |
8 | 25 | Fui generata prima che i monti fossero fondati, prima ch’esistessero le colline, |
8 | 26 | quand’egli ancora non avea fatto né la terra né i campi né le prime zolle della terra coltivabile. |
8 | 27 | Quand’egli disponeva i cieli io ero là; quando tracciava un circolo sulla superficie dell’abisso, |
8 | 28 | quando condensava le nuvole in alto, quando rafforzava le fonti dell’abisso, |
8 | 29 | quando assegnava al mare il suo limite perché le acque non oltrepassassero il suo cenno, quando poneva i fondamenti della terra, |
8 | 30 | io ero presso di lui come un artefice, ero del continuo esuberante di gioia, mi rallegravo in ogni tempo nel suo cospetto; |
8 | 31 | mi rallegravo nella parte abitabile della sua terra, e trovavo la mia gioia tra i figliuoli degli uomini. |
8 | 32 | Ed ora, figliuoli, ascoltatemi; beati quelli che osservano le mie vie! |
8 | 33 | Ascoltate l’istruzione, siate savi, e non la rigettate! |
8 | 34 | Beato l’uomo che m’ascolta, che veglia ogni giorno alle mie porte, che vigila alla soglia della mia casa! |
8 | 35 | Poiché chi mi trova trova la vita, e ottiene favore dall’Eterno. |
8 | 36 | Ma chi pecca contro di me, fa torto all’anima sua; tutti quelli che m’odiano, amano la morte". |
9 | 1 | La sapienza ha fabbricato la sua casa, ha lavorato le sue colonne, in numero di sette; |
9 | 2 | ha ammazzato i suoi animali, ha drogato il suo vino, ed ha anche apparecchiato la sua mensa. |
9 | 3 | Ha mandato fuori le sue ancelle, dall’alto dei luoghi elevati della città ella grida: |
9 | 4 | "Chi è sciocco venga qua!" A quelli che son privi di senno dice: |
9 | 5 | "Venite, mangiate del mio pane e bevete del vino che ho drogato! |
9 | 6 | Lasciate, o sciocchi, la stoltezza e vivrete, e camminate per la via dell’intelligenza!" |
9 | 7 | Chi corregge il beffardo s’attira vituperio, e chi riprende l’empio riceve affronto. |
9 | 8 | Non riprendere il beffardo, per tema che t’odi; riprendi il savio, e t’amerà. |
9 | 9 | Istruisci il savio e diventerai più savio che mai; ammaestra il giusto e accrescerà il suo sapere. |
9 | 10 | Il principio della sapienza è il timor dell’Eterno, e conoscere il Santo è l’intelligenza. |
9 | 11 | Poiché per mio mezzo ti saran moltiplicati i giorni, e ti saranno aumentati anni di vita. |
9 | 12 | Se sei savio, sei savio per te stesso; se sei beffardo, tu solo ne porterai la pena. |
9 | 13 | La follia è una donna turbolenta, sciocca, che non sa nulla, nulla. |
9 | 14 | Siede alla porta di casa, sopra una sedia, ne’ luoghi elevati della città, |
9 | 15 | per gridare a quelli che passan per la via, che van diritti per la loro strada: |
9 | 16 | "Chi è sciocco venga qua!" E a chi è privo di senno dice: |
9 | 17 | "Le acque rubate son dolci, e il pane mangiato di nascosto è soave". |
9 | 18 | Ma egli non sa che quivi sono i defunti, che i suoi convitati son nel fondo del soggiorno de’ morti. |
10 | 1 | Proverbi di Salomone. Un figliuol savio rallegra suo padre, ma un figliuolo stolto è il cordoglio di sua madre. |
10 | 2 | I tesori d’empietà non giovano, ma la giustizia libera dalla morte. |
10 | 3 | L’Eterno non permette che il giusto soffra la fame, ma respinge insoddisfatta l’avidità degli empi. |
10 | 4 | Chi lavora con mano pigra impoverisce, ma la mano dei diligenti fa arricchire. |
10 | 5 | Chi raccoglie nella estate è un figliuolo prudente, ma chi dorme durante la raccolta è un figliuolo che fa vergogna. |
10 | 6 | Benedizioni vengono sul capo dei giusti, ma la violenza cuopre la bocca degli empi. |
10 | 7 | La memoria del giusto e in benedizione, ma il nome degli empi marcisce. |
10 | 8 | Il savio di cuore accetta i precetti, ma lo stolto di labbra va in precipizio. |
10 | 9 | Chi cammina nella integrità cammina sicuro, ma chi va per vie tortuose sarà scoperto. |
10 | 10 | Chi ammicca con l’occhio cagiona dolore, e lo stolto di labbra va in precipizio. |
10 | 11 | La bocca del giusto è una fonte di vita, ma la bocca degli empi nasconde violenza. |
10 | 12 | L’odio provoca liti, ma l’amore cuopre ogni fallo. |
10 | 13 | Sulle labbra dell’uomo intelligente si trova la sapienza, ma il bastone è per il dosso di chi è privo di senno. |
10 | 14 | I savi tengono in serbo la scienza, ma la bocca dello stolto e una rovina imminente. |
10 | 15 | I beni del ricco sono la sua città forte; la rovina de’ poveri è la loro povertà. |
10 | 16 | Il lavoro del giusto serve alla vita, le entrate dell’empio servono al peccato. |
10 | 17 | Chi tien conto della correzione, segue il cammino della vita; ma chi non fa caso della riprensione si smarrisce. |
10 | 18 | Chi dissimula l’odio ha labbra bugiarde, e chi spande la calunnia è uno stolto. |
10 | 19 | Nella moltitudine delle parole non manca la colpa, ma chi frena le sue labbra è prudente. |
10 | 20 | La lingua del giusto è argento eletto; il cuore degli empi val poco. |
10 | 21 | Le labbra del giusto pascono molti, ma gli stolti muoiono per mancanza di senno. |
10 | 22 | Quel che fa ricchi è la benedizione dell’Eterno e il tormento che uno si dà non le aggiunge nulla. |
10 | 23 | Commettere un delitto, per lo stolto, è come uno spasso; tale è la sapienza per l’uomo accorto. |
10 | 24 | All’empio succede quello che teme, ma ai giusti è concesso quel che desiderano. |
10 | 25 | Come procella che passa, l’empio non è più, ma il giusto ha un fondamento eterno. |
10 | 26 | Come l’aceto ai denti e il fumo agli occhi, così è il pigro per chi lo manda. |
10 | 27 | Il timor dell’Eterno accresce i giorni ma gli anni degli empi saranno accorciati. |
10 | 28 | L’aspettazione dei giusti è letizia, ma la speranza degli empi perirà. |
10 | 29 | La via dell’Eterno è una fortezza per l’uomo integro, ma una rovina per gli operatori d’iniquità. |
10 | 30 | Il giusto non sarà mai smosso, ma gli empi non abiteranno la terra. |
10 | 31 | La bocca del giusto sgorga sapienza, ma la lingua perversa sarà soppressa. |
10 | 32 | Le labbra del giusto conoscono ciò che è grato, ma la bocca degli empi e piena di perversità. |
11 | 1 | La bilancia falsa è un abominio per l’Eterno, ma il peso giusto gli è grato. |
11 | 2 | Venuta la superbia, viene anche l’ignominia; ma la sapienza è con gli umili. |
11 | 3 | L’integrità degli uomini retti li guida, ma la perversità dei perfidi è la loro rovina. |
11 | 4 | Le ricchezze non servono a nulla nel giorno dell’ira, ma la giustizia salva da morte. |
11 | 5 | La giustizia dell’uomo integro gli appiana la via, ma l’empio cade per la sua empietà. |
11 | 6 | La giustizia degli uomini retti li libera, ma i perfidi restan presi nella loro propria malizia. |
11 | 7 | Quando un empio muore, la sua speranza perisce, e l’aspettazione degl’iniqui e annientata. |
11 | 8 | Il giusto è tratto fuor dalla distretta, e l’empio ne prende il posto. |
11 | 9 | Con la sua bocca l’ipocrita rovina il suo prossimo, ma i giusti sono liberati dalla loro perspicacia. |
11 | 10 | Quando i giusti prosperano, la città gioisce; ma quando periscono gli empi son gridi di giubilo. |
11 | 11 | Per la benedizione degli uomini retti la città è esaltata, ma è sovvertita dalla bocca degli empi. |
11 | 12 | Chi sprezza il prossimo è privo di senno, ma l’uomo accorto tace. |
11 | 13 | Chi va sparlando svela i segreti, ma chi ha lo spirito leale tien celata la cosa. |
11 | 14 | Quando manca una savia direzione il popolo cade; nel gran numero de’ consiglieri sta la salvezza. |
11 | 15 | Chi si fa mallevadore d’un altro ne soffre danno, ma chi odia la mallevadoria è sicuro. |
11 | 16 | La donna graziosa ottiene la gloria, e gli uomini forti ottengon la ricchezza. |
11 | 17 | L’uomo benigno fa del bene a se stesso, ma il crudele tortura la sua propria carne. |
11 | 18 | L’empio fa un’opera fallace, ma chi semina giustizia ha una ricompensa sicura. |
11 | 19 | Così la giustizia mena alla vita, ma chi va dietro al male s’incammina alla morte. |
11 | 20 | I perversi di cuore sono un abominio per l’Eterno, ma gl’integri nella loro condotta gli sono graditi. |
11 | 21 | No, certo, il malvagio non rimarrà impunito, ma la progenie dei giusti scamperà. |
11 | 22 | Una donna bella, ma senza giudizio, è un anello d’oro nel grifo d’un porco. |
11 | 23 | Il desiderio dei giusti è il bene soltanto, ma la prospettiva degli empi e l’ira. |
11 | 24 | C’è chi spande liberalmente e diventa più ricco, e c’è chi risparmia più del dovere e non fa che impoverire. |
11 | 25 | L’anima benefica sarà nell’abbondanza, e chi annaffia sarà egli pure annaffiato. |
11 | 26 | Chi detiene il grano è maledetto dal popolo, ma la benedizione è sul capo di chi lo vende. |
11 | 27 | Chi procaccia il bene s’attira benevolenza, ma chi cerca il male, male gl’incoglierà. |
11 | 28 | Chi confida nelle sue ricchezze cadrà, ma i giusti rinverdiranno a guisa di fronde. |
11 | 29 | Chi getta lo scompiglio in casa sua erediterà vento, e lo stolto sarà lo schiavo di chi ha il cuor savio. |
11 | 30 | Il frutto del giusto è un albero di vita, e il savio fa conquista d’anime. |
11 | 31 | Ecco, il giusto riceve la sua retribuzione sulla terra, quanto più l’empio e il peccatore! |
12 | 1 | Chi ama la correzione ama la scienza, ma chi odia la riprensione è uno stupido. |
12 | 2 | L’uomo buono ottiene il favore dell’Eterno, ma l’Eterno condanna l’uomo pien di malizia. |
12 | 3 | L’uomo non diventa stabile con l’empietà, ma la radice dei giusti non sarà mai smossa. |
12 | 4 | La donna virtuosa è la corona del marito, ma quella che fa vergogna gli è un tarlo nell’ossa. |
12 | 5 | I pensieri dei giusti sono equità, ma i disegni degli empi son frode. |
12 | 6 | Le parole degli empi insidiano la vita, ma la bocca degli uomini retti procura liberazione. |
12 | 7 | Gli empi, una volta rovesciati, non sono più, ma la casa dei giusti rimane in piedi. |
12 | 8 | L’uomo è lodato in proporzione del suo senno, ma chi ha il cuore pervertito sarà sprezzato. |
12 | 9 | E’ meglio essere in umile stato ed avere un servo, che fare il borioso e mancar di pane. |
12 | 10 | Il giusto ha cura della vita del suo bestiame, ma le viscere degli empi sono crudeli. |
12 | 11 | Chi coltiva la sua terra avrà pane da saziarsi, ma chi va dietro ai fannulloni e privo di senno. |
12 | 12 | L’empio agogna la preda de’ malvagi, ma la radice dei giusti porta il suo frutto. |
12 | 13 | Nel peccato delle labbra sta un’insidia funesta, ma il giusto uscirà dalla distretta. |
12 | 14 | Per il frutto della sua bocca l’uomo è saziato di beni, e ad ognuno è reso secondo l’opera delle sue mani. |
12 | 15 | La via dello stolto è diritta agli occhi suoi, ma chi ascolta i consigli è savio. |
12 | 16 | Lo stolto lascia scorger subito il suo cruccio, ma chi dissimula un affronto è uomo accorto. |
12 | 17 | Chi dice la verità proclama ciò ch’è giusto, ma il falso testimonio parla con inganno. |
12 | 18 | C’è chi, parlando inconsultamente trafigge come spada, ma la lingua de’ savi reca guarigione. |
12 | 19 | Il labbro veridico è stabile in perpetuo, ma la lingua bugiarda non dura che un istante. |
12 | 20 | L’inganno è nel cuore di chi macchina il male, ma per chi nutre propositi di pace v’è gioia. |
12 | 21 | Nessun male incoglie al giusto, ma gli empi son pieni di guai. |
12 | 22 | Le labbra bugiarde sono un abominio per l’Eterno, ma quelli che agiscono con sincerità gli sono graditi. |
12 | 23 | L’uomo accorto nasconde quello che sa, ma il cuor degli stolti proclama la loro follia. |
12 | 24 | La mano dei diligenti dominerà, ma la pigra sarà tributaria. |
12 | 25 | Il cordoglio ch’è nel cuore dell’uomo l’abbatte, ma la parola buona lo rallegra. |
12 | 26 | Il giusto indica la strada al suo compagno, ma la via degli empi li fa smarrire. |
12 | 27 | Il pigro non arrostisce la sua caccia, ma la solerzia è per l’uomo un tesoro prezioso. |
12 | 28 | Nel sentiero della giustizia sta la vita, e nella via ch’essa traccia non v’è morte. |
13 | 1 | Il figliuol savio ascolta l’istruzione di suo padre, ma il beffardo non ascolta rimproveri. |
13 | 2 | Per il frutto delle sue labbra uno gode del bene, ma il desiderio dei perfidi è la violenza. |
13 | 3 | Chi custodisce la sua bocca preserva la propria vita; chi apre troppo le labbra va incontro alla rovina. |
13 | 4 | L’anima del pigro desidera, e non ha nulla, ma l’anima dei diligenti sarà soddisfatta appieno. |
13 | 5 | Il giusto odia la menzogna, ma l’empio getta sugli altri vituperio ed onta. |
13 | 6 | La giustizia protegge l’uomo che cammina nella integrità, ma l’empietà atterra il peccatore. |
13 | 7 | C’è chi fa il ricco e non ha nulla; c’è chi fa il povero e ha di gran beni. |
13 | 8 | La ricchezza d’un uomo serve come riscatto della sua vita, ma il povero non ode mai minacce. |
13 | 9 | La luce dei giusti è gaia, ma la lampada degli empi si spegne. |
13 | 10 | Dall’orgoglio non vien che contesa, ma la sapienza è con chi dà retta ai consigli. |
13 | 11 | La ricchezza male acquistata va scemando, ma chi accumula a poco a poco l’aumenta. |
13 | 12 | La speranza differita fa languire il cuore, ma il desiderio adempiuto è un albero di vita. |
13 | 13 | Chi sprezza la parola si costituisce, di fronte ad essa, debitore, ma chi rispetta il comandamento sarà ricompensato. |
13 | 14 | L’insegnamento del savio è una fonte di vita per schivare le insidie della morte. |
13 | 15 | Buon senno procura favore, ma il procedere dei perfidi è duro. |
13 | 16 | Ogni uomo accorto agisce con conoscenza, ma l’insensato fa sfoggio di follia. |
13 | 17 | Il messo malvagio cade in sciagure, ma l’ambasciatore fedele reca guarigione. |
13 | 18 | Miseria e vergogna a chi rigetta la correzione, ma chi dà retta alla riprensione è onorato. |
13 | 19 | Il desiderio adempiuto è dolce all’anima, ma agl’insensati fa orrore l’evitare il male. |
13 | 20 | Chi va coi savi diventa savio, ma il compagno degl’insensati diventa cattivo. |
13 | 21 | Il male perseguita i peccatori ma il giusto è ricompensato col bene. |
13 | 22 | L’uomo buono lascia una eredità ai figli de’ suoi figli, ma la ricchezza del peccatore è riserbata al giusto. |
13 | 23 | Il campo lavorato dal povero dà cibo in abbondanza, ma v’è chi perisce per mancanza di equità. |
13 | 24 | Chi risparmia la verga odia il suo figliuolo, ma chi l’ama, lo corregge per tempo. |
13 | 25 | Il giusto ha di che mangiare a sazietà, ma il ventre degli empi manca di cibo. |
14 | 1 | La donna savia edifica la sua casa, ma la stolta l’abbatte con le proprie mani. |
14 | 2 | Chi cammina nella rettitudine teme l’Eterno, ma chi è pervertito nelle sue vie lo sprezza. |
14 | 3 | Nella bocca dello stolto germoglia la superbia, ma le labbra dei savi son la loro custodia. |
14 | 4 | Dove mancano i buoi è vuoto il granaio, ma l’abbondanza della raccolta sta nella forza del bove. |
14 | 5 | Il testimonio fedele non mentisce, ma il testimonio falso spaccia menzogne. |
14 | 6 | Il beffardo cerca la sapienza e non la trova, ma per l’uomo intelligente la scienza è cosa facile. |
14 | 7 | Vattene lungi dallo stolto; sulle sue labbra certo non hai trovato scienza. |
14 | 8 | La sapienza dell’uomo accorto sta nel discernere la propria strada, ma la follia degli stolti non è che inganno. |
14 | 9 | Gli insensati si burlano delle colpe commesse, ma il favore dell’Eterno sta fra gli uomini retti. |
14 | 10 | Il cuore conosce la sua propria amarezza, e alla sua gioia non può prender parte un estraneo. |
14 | 11 | La casa degli empi sarà distrutta, ma la tenda degli uomini retti fiorirà. |
14 | 12 | V’è tal via che all’uomo par diritta, ma finisce col menare alla morte. |
14 | 13 | Anche ridendo, il cuore può esser triste; e l’allegrezza può finire in dolore. |
14 | 14 | Lo sviato di cuore avrà la ricompensa dal suo modo di vivere, e l’uomo dabbene, quella delle opere sue. |
14 | 15 | Lo scemo crede tutto quel che si dice, ma l’uomo prudente bada ai suoi passi. |
14 | 16 | Il savio teme, ed evita il male; ma lo stolto è arrogante e presuntuoso. |
14 | 17 | Chi è pronto all’ira commette follie, e l’uomo pien di malizia diventa odioso. |
14 | 18 | Gli scemi ereditano stoltezza, ma i prudenti s’incoronano di scienza. |
14 | 19 | I malvagi si chinano dinanzi ai buoni, e gli empi alle porte de’ giusti. |
14 | 20 | Il povero è odiato anche dal suo compagno, ma gli amici del ricco son molti. |
14 | 21 | Chi sprezza il prossimo pecca, ma beato chi ha pietà dei miseri! |
14 | 22 | Quelli che meditano il male non son forse traviati? ma quelli che meditano il bene trovan grazia e fedeltà. |
14 | 23 | In ogni fatica v’è profitto, ma il chiacchierare mena all’indigenza. |
14 | 24 | La corona de’ savi è la loro ricchezza, ma la follia degli stolti non è che follia. |
14 | 25 | Il testimonio verace salva delle vite, ma chi spaccia bugie non fa che ingannare. |
14 | 26 | V’è una gran sicurezza nel timor dell’Eterno; Egli sarà un rifugio per i figli di chi lo teme. |
14 | 27 | Il timor dell’Eterno è fonte di vita e fa schivare le insidie della morte. |
14 | 28 | La moltitudine del popolo è la gloria del re, ma la scarsezza de’ sudditi è la rovina del principe. |
14 | 29 | Chi è lento all’ira ha un gran buon senso, ma chi è pronto ad andare in collera mostra la sua follia. |
14 | 30 | Un cuor calmo è la vita del corpo, ma l’invidia è la carie dell’ossa. |
14 | 31 | Chi opprime il povero oltraggia Colui che l’ha fatto, ma chi ha pietà del bisognoso, l’onora. |
14 | 32 | L’empio è travolto dalla sua sventura, ma il giusto spera anche nella morte. |
14 | 33 | La sapienza riposa nel cuore dell’uomo intelligente, ma in mezzo agli stolti si fa tosto conoscere. |
14 | 34 | La giustizia innalza una nazione, ma il peccato è la vergogna dei popoli. |
14 | 35 | Il favore del re è per il servo prudente, ma la sua ira è per chi gli fa onta. |
15 | 1 | La risposta dolce calma il furore, ma la parola dura eccita l’ira. |
15 | 2 | La lingua dei savi è ricca di scienza, ma la bocca degli stolti sgorga follia. |
15 | 3 | Gli occhi dell’Eterno sono in ogni luogo, osservando i cattivi ed i buoni. |
15 | 4 | La lingua che calma, è un albero di vita, ma la lingua perversa strazia lo spirito. |
15 | 5 | L’insensato disdegna l’istruzione di suo padre, ma chi tien conto della riprensione diviene accorto. |
15 | 6 | Nella casa del giusto v’è grande abbondanza, ma nell’entrate dell’empio c’è turbolenza. |
15 | 7 | Le labbra dei savi spargono scienza, ma non così il cuore degli stolti. |
15 | 8 | Il sacrifizio degli empi è in abominio all’Eterno, ma la preghiera degli uomini retti gli è grata. |
15 | 9 | La via dell’empio è in abominio all’Eterno, ma egli ama chi segue la giustizia. |
15 | 10 | Una dura correzione aspetta chi lascia la diritta via; chi odia la riprensione morrà. |
15 | 11 | Il soggiorno de’ morti e l’abisso stanno dinanzi all’Eterno; quanto più i cuori de’ figliuoli degli uomini! |
15 | 12 | Il beffardo non ama che altri lo riprenda; egli non va dai savi. |
15 | 13 | Il cuore allegro rende ilare il volto, ma quando il cuore è triste, lo spirito è abbattuto. |
15 | 14 | Il cuor dell’uomo intelligente cerca la scienza, ma la bocca degli stolti si pasce di follia. |
15 | 15 | Tutt’i giorni dell’afflitto sono cattivi, ma il cuor contento è un convito perenne. |
15 | 16 | Meglio poco col timor dell’Eterno, che gran tesoro con turbolenza. |
15 | 17 | Meglio un piatto d’erbe, dov’è l’amore, che un bove ingrassato, dov’è l’odio. |
15 | 18 | L’uomo iracondo fa nascere contese, ma chi è lento all’ira acqueta le liti. |
15 | 19 | La via del pigro è come una siepe di spine, ma il sentiero degli uomini retti è piano. |
15 | 20 | Il figliuol savio rallegra il padre, ma l’uomo stolto disprezza sua madre. |
15 | 21 | La follia è una gioia per chi è privo di senno, ma l’uomo prudente cammina retto per la sua via. |
15 | 22 | I disegni falliscono, dove mancano i consigli; ma riescono, dove son molti i consiglieri. |
15 | 23 | Uno prova allegrezza quando risponde bene; e com’è buona una parola detta a tempo! |
15 | 24 | Per l’uomo sagace la via della vita mena in alto e gli fa evitare il soggiorno de’ morti, in basso. |
15 | 25 | L’Eterno spianta la casa dei superbi, ma rende stabili i confini della vedova. |
15 | 26 | I pensieri malvagi sono in abominio all’Eterno, ma le parole benevole son pure agli occhi suoi. |
15 | 27 | Chi è avido di lucro conturba la sua casa, ma chi odia i regali vivrà. |
15 | 28 | Il cuor del giusto medita la sua risposta, ma la bocca degli empi sgorga cose malvage. |
15 | 29 | L’Eterno è lungi dagli empi, ma ascolta la preghiera dei giusti. |
15 | 30 | Uno sguardo lucente rallegra il cuore; una buona notizia impingua l’ossa. |
15 | 31 | L’orecchio attento alla riprensione che mena a vita, dimorerà fra i savi. |
15 | 32 | Chi rigetta l’istruzione disprezza l’anima sua, ma chi dà retta alla riprensione acquista senno. |
15 | 33 | Il timor dell’Eterno è scuola di sapienza; e l’umiltà precede la gloria. |
16 | 1 | All’uomo, i disegni del cuore; ma la risposta della lingua vien dall’Eterno. |
16 | 2 | Tutte le vie dell’uomo a lui sembran pure, ma l’Eterno pesa gli spiriti. |
16 | 3 | Rimetti le cose tue nell’Eterno, e i tuoi disegni avran buona riuscita. |
16 | 4 | L’Eterno ha fatto ogni cosa per uno scopo; anche l’empio, per il dì della sventura. |
16 | 5 | Chi è altero d’animo è in abominio all’Eterno; certo è che non rimarrà impunito. |
16 | 6 | Con la bontà e con la fedeltà l’iniquità si espia, e col timor dell’Eterno si evita il male. |
16 | 7 | Quando l’Eterno gradisce le vie d’un uomo, riconcilia con lui anche i nemici. |
16 | 8 | Meglio poco con giustizia, che grandi entrate senza equità. |
16 | 9 | Il cuor dell’uomo medita la sua via, ma l’Eterno dirige i suoi passi. |
16 | 10 | Sulle labbra del re sta una sentenza divina; quando pronunzia il giudizio la sua bocca non erra. |
16 | 11 | La stadera e le bilance giuste appartengono all’Eterno, tutti i pesi del sacchetto son opera sua. |
16 | 12 | I re hanno orrore di fare il male, perché il trono è reso stabile con la giustizia. |
16 | 13 | Le labbra giuste sono gradite ai re; essi amano chi parla rettamente. |
16 | 14 | Ira del re vuol dire messaggeri di morte, ma l’uomo savio la placherà. |
16 | 15 | La serenità del volto del re dà la vita, e il suo favore è come nube di pioggia primaverile. |
16 | 16 | L’acquisto della sapienza oh quanto è migliore di quello dell’oro, e l’acquisto dell’intelligenza preferibile a quel dell’argento! |
16 | 17 | La strada maestra dell’uomo retto è evitare il male; chi bada alla sua via preserva l’anima sua. |
16 | 18 | La superbia precede la rovina, e l’alterezza dello spirito precede la caduta. |
16 | 19 | Meglio esser umile di spirito coi miseri, che spartir la preda coi superbi. |
16 | 20 | Chi presta attenzione alla Parola se ne troverà bene, e beato colui che confida nell’Eterno! |
16 | 21 | Il savio di cuore è chiamato intelligente, e la dolcezza delle labbra aumenta il sapere. |
16 | 22 | Il senno, per chi lo possiede, è fonte di vita, ma la stoltezza è il castigo degli stolti. |
16 | 23 | Il cuore del savio gli rende assennata la bocca, e aumenta il sapere sulle sue labbra. |
16 | 24 | Le parole soavi sono un favo di miele: dolcezza all’anima, salute al corpo. |
16 | 25 | V’è tal via che all’uomo par diritta, ma finisce col menare alla morte. |
16 | 26 | La fame del lavoratore lavora per lui, perché la sua bocca lo stimola. |
16 | 27 | L’uomo cattivo va scavando ad altri del male, sulle sue labbra c’è come un fuoco divorante. |
16 | 28 | L’uomo perverso semina contese, e il maldicente disunisce gli amici migliori. |
16 | 29 | L’uomo violento trascina il compagno, e lo mena per una via non buona. |
16 | 30 | Chi chiude gli occhi per macchinar cose perverse, chi si morde le labbra, ha già compiuto il male. |
16 | 31 | I capelli bianchi sono una corona d’onore; la si trova sulla via della giustizia. |
16 | 32 | Chi è lento all’ira val più del prode guerriero; chi padroneggia sé stesso val più di chi espugna città. |
16 | 33 | Si gettan le sorti nel grembo, ma ogni decisione vien dall’Eterno. |
17 | 1 | E’ meglio un tozzo di pan secco con la pace, che una casa piena di carni con la discordia. |
17 | 2 | Il servo sagace dominerà sul figlio che fa onta, e avrà parte all’eredità insieme coi fratelli. |
17 | 3 | La coppella è per l’argento e il fornello per l’oro, ma chi prova i cuori è l’Eterno. |
17 | 4 | Il malvagio dà ascolto alle labbra inique, e il bugiardo dà retta alla cattiva lingua. |
17 | 5 | Chi beffa il povero oltraggia Colui che l’ha fatto; chi si rallegra dell’altrui sventura non rimarrà impunito. |
17 | 6 | I figliuoli de’ figliuoli son la corona de’ vecchi, e i padri son la gloria dei loro figliuoli. |
17 | 7 | Un parlar solenne non s’addice all’uomo da nulla; quanto meno s’addicono ad un principe labbra bugiarde! |
17 | 8 | Il regalo è una pietra preziosa agli occhi di chi lo possiede; dovunque si volga, egli riesce. |
17 | 9 | Chi copre i falli si procura amore, ma chi sempre vi torna su, disunisce gli amici migliori. |
17 | 10 | Un rimprovero fa più impressione all’uomo intelligente, che cento percosse allo stolto. |
17 | 11 | Il malvagio non cerca che ribellione, ma un messaggero crudele gli sarà mandato contro. |
17 | 12 | Meglio imbattersi in un’orsa derubata dei suoi piccini, che in un insensato nella sua follia. |
17 | 13 | Il male non si dipartirà dalla casa di chi rende il male per il bene. |
17 | 14 | Cominciare una contesa è dar la stura all’acqua; perciò ritirati prima che la lite s’inasprisca. |
17 | 15 | Chi assolve il reo e chi condanna il giusto sono ambedue in abominio all’Eterno. |
17 | 16 | A che serve il danaro in mano allo stolto? ad acquistar saviezza?… Ma se non ha senno! |
17 | 17 | L’amico ama in ogni tempo; è nato per essere un fratello nella distretta. |
17 | 18 | L’uomo privo di senno dà la mano e fa sicurtà per altri davanti al suo prossimo. |
17 | 19 | Chi ama le liti ama il peccato; chi alza troppo la sua porta, cerca la rovina. |
17 | 20 | Chi ha il cuor falso non trova bene, e chi ha la lingua perversa cade nella sciagura. |
17 | 21 | Chi genera uno stolto ne avrà cordoglio, e il padre dell’uomo da nulla non avrà gioia. |
17 | 22 | Un cuore allegro è un buon rimedio, ma uno spirito abbattuto secca l’ossa. |
17 | 23 | L’empio accetta regali di sottomano per pervertire le vie della giustizia. |
17 | 24 | La sapienza sta dinanzi a chi ha intelligenza, ma gli occhi dello stolto vagano agli estremi confini della terra. |
17 | 25 | Il figliuolo stolto è il cordoglio del padre e l’amarezza di colei che l’ha partorito. |
17 | 26 | Non è bene condannare il giusto, foss’anche ad un’ammenda, né colpire i principi per la loro probità. |
17 | 27 | Chi modera le sue parole possiede la scienza, e chi ha lo spirito calmo è un uomo prudente. |
17 | 28 | Anche lo stolto, quando tace, passa per savio; chi tien chiuse le labbra è uomo intelligente. |
18 | 1 | Chi si separa dagli altri cerca la propria soddisfazione e s’arrabbia contro tutto ciò ch’è profittevole. |
18 | 2 | Lo stolto prende piacere, non nella prudenza, ma soltanto nel manifestare ciò che ha nel cuore. |
18 | 3 | Quando viene l’empio, viene anche lo sprezzo; e, con la vergogna, viene l’obbrobrio. |
18 | 4 | Le parole della bocca d’un uomo sono acque profonde; la fonte di sapienza è un rivo che scorre perenne. |
18 | 5 | Non è bene aver per l’empio de’ riguardi personali, per far torto al giusto nel giudizio. |
18 | 6 | Le labbra dello stolto menano alle liti, e la sua bocca chiama le percosse. |
18 | 7 | La bocca dello stolto è la sua rovina, e le sue labbra sono un laccio per l’anima sua. |
18 | 8 | Le parole del maldicente son come ghiottonerie, e penetrano fino nell’intimo delle viscere. |
18 | 9 | Anche colui ch’è infingardo nel suo lavoro è fratello del dissipatore. |
18 | 10 | Il nome dell’Eterno è una forte torre; il giusto vi corre, e vi trova un alto rifugio. |
18 | 11 | I beni del ricco son la sua città forte; son come un’alta muraglia… nella sua immaginazione. |
18 | 12 | Prima della rovina, il cuor dell’uomo s’innalza, ma l’umiltà precede la gloria. |
18 | 13 | Chi risponde prima d’aver ascoltato, mostra la sua follia, e rimane confuso. |
18 | 14 | Lo spirito dell’uomo lo sostiene quand’egli è infermo; ma lo spirito abbattuto chi lo solleverà? |
18 | 15 | Il cuore dell’uomo intelligente acquista la scienza, e l’orecchio dei savi la cerca. |
18 | 16 | I regali che uno fa gli apron la strada e gli dànno adito ai grandi. |
18 | 17 | Il primo a perorare la propria causa par che abbia ragione; ma vien l’altra parte, e scruta quello a fondo. |
18 | 18 | La sorte fa cessare le liti e decide fra i grandi. |
18 | 19 | Un fratello offeso è più inespugnabile d’una città forte; e le liti tra fratelli son come le sbarre d’un castello. |
18 | 20 | Col frutto della sua bocca l’uomo sazia il corpo; si sazia col provento delle sue labbra. |
18 | 21 | Morte e vita sono in potere della lingua; chi l’ama ne mangerà i frutti. |
18 | 22 | Chi ha trovato moglie ha trovato un bene e ha ottenuto un favore dall’Eterno. |
18 | 23 | Il povero parla supplicando, il ricco risponde con durezza. |
18 | 24 | Chi ha molti amici li ha per sua disgrazia; ma v’è tale amico, ch’è più affezionato d’un fratello. |
19 | 1 | Meglio un povero che cammina nella sua integrità, di colui ch’è perverso di labbra ed anche stolto. |
19 | 2 | L’ardore stesso, senza conoscenza, non è cosa buona: e chi cammina in fretta sbaglia strada. |
19 | 3 | La stoltezza dell’uomo ne perverte la via, ma il cuor di lui s’irrita contro l’Eterno. |
19 | 4 | Le ricchezze procurano gran numero d’amici, ma il povero è abbandonato anche dal suo compagno. |
19 | 5 | Il falso testimonio non rimarrà impunito, e chi spaccia menzogne non avrà scampo. |
19 | 6 | Molti corteggiano l’uomo generoso, e tutti sono amici dell’uomo munificente. |
19 | 7 | Tutti i fratelli del povero l’odiano, quanto più gli amici suoi s’allontaneranno da lui! Ei li sollecita con parole, ma già sono scomparsi. |
19 | 8 | Chi acquista senno ama l’anima sua; e chi serba con cura la prudenza troverà del bene. |
19 | 9 | Il falso testimonio non rimarrà impunito, e chi spaccia menzogne perirà. |
19 | 10 | Vivere in delizie non s’addice allo stolto; quanto meno s’addice allo schiavo dominare sui principi! |
19 | 11 | Il senno rende l’uomo lento all’ira, ed egli stima sua gloria il passar sopra le offese. |
19 | 12 | L’ira del re è come il ruggito d’un leone, ma il suo favore è come rugiada sull’erba. |
19 | 13 | Un figliuolo stolto è una grande sciagura per suo padre, e le risse d’una moglie sono il gocciolar continuo d’un tetto. |
19 | 14 | Casa e ricchezze sono un’eredità dei padri, ma una moglie giudiziosa è un dono dell’Eterno. |
19 | 15 | La pigrizia fa cadere nel torpore, e l’anima indolente patirà la fame. |
19 | 16 | Chi osserva il comandamento ha cura dell’anima sua, ma chi non si dà pensiero della propria condotta morrà. |
19 | 17 | Chi ha pietà del povero presta all’Eterno, che gli contraccambierà l’opera buona. |
19 | 18 | Castiga il tuo figliuolo, mentre c’è ancora speranza, ma non ti lasciar andare sino a farlo morire. |
19 | 19 | L’uomo dalla collera violenta dev’esser punito; ché, se lo scampi, dovrai tornare daccapo. |
19 | 20 | Ascolta il consiglio e ricevi l’istruzione, affinché tu diventi savio per il resto della vita. |
19 | 21 | Ci sono molti disegni nel cuor dell’uomo, ma il piano dell’Eterno è quello che sussiste. |
19 | 22 | Ciò che rende caro l’uomo è la bontà, e un povero val più d’un bugiardo. |
19 | 23 | Il timor dell’Eterno mena alla vita; chi l’ha si sazia, e passa la notte non visitato da alcun male. |
19 | 24 | Il pigro tuffa la mano nel piatto, e non fa neppur tanto da portarla alla bocca. |
19 | 25 | Percuoti il beffardo, e il semplice si farà accorto; riprendi l’intelligente, e imparerà la scienza. |
19 | 26 | Il figlio che fa vergogna e disonore, rovina suo padre e scaccia sua madre. |
19 | 27 | Cessa, figliuol mio, d’ascoltar l’istruzione, se ti vuoi allontanare dalle parole della scienza. |
19 | 28 | Il testimonio iniquo si burla della giustizia, e la bocca degli empi trangugia l’iniquità. |
19 | 29 | I giudici son preparati per i beffardi e le percosse per il dosso degli stolti. |
20 | 1 | Il vino è schernitore, la bevanda alcoolica è turbolenta, e chiunque se ne lascia sopraffare non è savio. |
20 | 2 | Il terrore che incute il re è come il ruggito d’un leone; chi lo irrita pecca contro la propria vita. |
20 | 3 | E’ una gloria per l’uomo l’astenersi dalle contese, ma chiunque è insensato mostra i denti. |
20 | 4 | Il pigro non ara a causa del freddo; alla raccolta verrà a cercare, ma non ci sarà nulla. |
20 | 5 | I disegni nel cuor dell’uomo sono acque profonde, ma l’uomo intelligente saprà attingervi. |
20 | 6 | Molta gente vanta la propria bontà; ma un uomo fedele chi lo troverà? |
20 | 7 | I figliuoli del giusto, che cammina nella sua integrità, saranno beati dopo di lui. |
20 | 8 | Il re, assiso sul trono dove rende giustizia, dissipa col suo sguardo ogni male. |
20 | 9 | Chi può dire: "Ho nettato il mio cuore, sono puro dal mio peccato?" |
20 | 10 | Doppio peso e doppia misura sono ambedue in abominio all’Eterno. |
20 | 11 | Anche il fanciullo dà a conoscere con i suoi atti se la sua condotta sarà pura e retta. |
20 | 12 | L’orecchio che ascolta e l’occhio che vede, li ha fatti ambedue l’Eterno. |
20 | 13 | Non amare il sonno, che tu non abbia a impoverire; tieni aperti gli occhi, e avrai pane da saziarti. |
20 | 14 | "Cattivo! cattivo!" dice il compratore; ma, andandosene, si vanta dell’acquisto. |
20 | 15 | C’è dell’oro e abbondanza di perle, ma le labbra ricche di scienza son cosa più preziosa. |
20 | 16 | Prendigli il vestito, giacché ha fatta cauzione per altri; fatti dare dei pegni, poiché s’è reso garante di stranieri. |
20 | 17 | Il pane frodato è dolce all’uomo; ma, dopo, avrà la bocca piena di ghiaia. |
20 | 18 | I disegni son resi stabili dal consiglio; fa’ dunque la guerra con una savia direzione. |
20 | 19 | Chi va sparlando palesa i segreti; perciò non t’immischiare con chi apre troppo le labbra. |
20 | 20 | Chi maledice suo padre e sua madre, la sua lucerna si spegnerà nelle tenebre più fitte. |
20 | 21 | L’eredità acquistata troppo presto da principio, alla fine non sarà benedetta. |
20 | 22 | Non dire: "Renderò il male"; spera nell’Eterno, ed egli ti salverà. |
20 | 23 | Il peso doppio è in abominio all’Eterno, e la bilancia falsa non è cosa buona. |
20 | 24 | I passi dell’uomo li dirige l’Eterno; come può quindi l’uomo capir la propria via? |
20 | 25 | E’ pericoloso per l’uomo prender leggermente un impegno sacro, e non riflettere che dopo aver fatto un voto. |
20 | 26 | Il re savio passa gli empi al vaglio, dopo aver fatto passare la ruota su loro. |
20 | 27 | Lo spirito dell’uomo è una lucerna dell’Eterno che scruta tutti i recessi del cuore. |
20 | 28 | La bontà e la fedeltà custodiscono il re; e con la bontà egli rende stabile il suo trono. |
20 | 29 | La gloria dei giovani sta nella loro forza, e la bellezza dei vecchi, nella loro canizie. |
20 | 30 | Le battiture che piagano guariscono il male; e così le percosse che vanno al fondo delle viscere. |
21 | 1 | Il cuore del re, nella mano dell’Eterno, è come un corso d’acqua; egli lo volge dovunque gli piace. |
21 | 2 | Tutte le vie dell’uomo gli paion diritte, ma l’Eterno pesa i cuori. |
21 | 3 | Praticare la giustizia e l’equità è cosa che l’Eterno preferisce ai sacrifizi. |
21 | 4 | Gli occhi alteri e il cuor gonfio, lucerna degli empi, sono peccato. |
21 | 5 | I disegni dell’uomo diligente menano sicuramente all’abbondanza, ma chi troppo s’affretta non fa che cader nella miseria. |
21 | 6 | I tesori acquistati con lingua bugiarda sono un soffio fugace di gente che cerca la morte. |
21 | 7 | La violenza degli empi li porta via, perché rifiutano di praticare l’equità. |
21 | 8 | La via del colpevole è tortuosa, ma l’innocente opera con rettitudine. |
21 | 9 | Meglio abitare sul canto d’un tetto, che una gran casa con una moglie rissosa. |
21 | 10 | L’anima dell’empio desidera il male; il suo amico stesso non trova pietà agli occhi di lui. |
21 | 11 | Quando il beffardo è punito, il semplice diventa savio; e quando s’istruisce il savio, egli acquista scienza. |
21 | 12 | Il Giusto tien d’occhio la casa dell’empio, e precipita gli empi nelle sciagure. |
21 | 13 | Chi chiude l’orecchio al grido del povero, griderà anch’egli, e non gli sarà risposto. |
21 | 14 | Un dono fatto in segreto placa la collera, e un regalo dato di sottomano, l’ira violenta. |
21 | 15 | Far ciò ch’è retto è una gioia per il giusto, ma è una rovina per gli artefici d’iniquità. |
21 | 16 | L’uomo che erra lungi dalle vie del buon senso, riposerà nell’assemblea dei trapassati. |
21 | 17 | Chi ama godere sarà bisognoso, chi ama il vino e l’olio non arricchirà. |
21 | 18 | L’empio serve di riscatto al giusto; e il perfido, agli uomini retti. |
21 | 19 | Meglio abitare in un deserto, che con una donna rissosa e stizzosa. |
21 | 20 | In casa del savio c’è dei tesori preziosi e dell’olio, ma l’uomo stolto dà fondo a tutto. |
21 | 21 | Chi ricerca la giustizia e la bontà troverà vita, giustizia e gloria. |
21 | 22 | Il savio dà la scalata alla città dei forti, e abbatte il baluardo in cui essa confidava. |
21 | 23 | Chi custodisce la sua bocca e la sua lingua preserva l’anima sua dalle distrette. |
21 | 24 | Il nome del superbo insolente è: beffardo; egli fa ogni cosa con furore di superbia. |
21 | 25 | I desideri del pigro l’uccidono perché le sue mani rifiutano di lavorare. |
21 | 26 | C’è chi da mane a sera brama avidamente, ma il giusto dona senza mai rifiutare. |
21 | 27 | Il sacrifizio dell’empio è cosa abominevole; quanto più se l’offre con intento malvagio! |
21 | 28 | Il testimonio bugiardo perirà, ma l’uomo che ascolta potrà sempre parlare. |
21 | 29 | L’empio fa la faccia tosta, ma l’uomo retto rende ferma la sua condotta. |
21 | 30 | Non c’è sapienza, non intelligenza, non consiglio che valga contro l’Eterno. |
21 | 31 | Il cavallo è pronto per il dì della battaglia, ma la vittoria appartiene all’Eterno. |
22 | 1 | La buona riputazione è da preferirsi alle molte ricchezze; e la stima, all’argento e all’oro. |
22 | 2 | Il ricco e il povero s’incontrano; l’Eterno li ha fatti tutti e due. |
22 | 3 | L’uomo accorto vede venire il male, e si nasconde; ma i semplici tirano innanzi, e ne portan la pena. |
22 | 4 | Il frutto dell’umiltà e del timor dell’Eterno è ricchezza e gloria e vita. |
22 | 5 | Spine e lacci sono sulla via del perverso; chi ha cura dell’anima sua se ne tien lontano. |
22 | 6 | Inculca al fanciullo la condotta che deve tenere; anche quando sarà vecchio non se e dipartirà. |
22 | 7 | Il ricco signoreggia sui poveri, e chi prende in prestito è schiavo di chi presta. |
22 | 8 | Chi semina iniquità miete sciagura, e la verga della sua collera è infranta. |
22 | 9 | L’uomo dallo sguardo benevolo sarà benedetto, perché dà del suo pane al povero. |
22 | 10 | Caccia via il beffardo, se n’andranno le contese, e cesseran le liti e gli oltraggi. |
22 | 11 | Chi ama la purità del cuore e ha la grazia sulle labbra, ha il re per amico. |
22 | 12 | Gli occhi dell’Eterno proteggono la scienza, ma egli rende vane le parole del perfido. |
22 | 13 | Il pigro dice: "Là fuori c’è un leone; sarò ucciso per la strada". |
22 | 14 | La bocca delle donne corrotte è una fossa profonda; colui ch’è in ira all’Eterno, vi cadrà dentro. |
22 | 15 | La follia è legata al cuore del fanciullo, ma la verga della correzione l’allontanerà da lui. |
22 | 16 | Chi opprime il povero, l’arricchisce; chi dona al ricco, non fa che impoverirlo. |
22 | 17 | Porgi l’orecchio e ascolta le parole dei Savi ed applica il cuore alla mia scienza. |
22 | 18 | Ti sarà dolce custodirle in petto, e averle tutte pronte sulle tue labbra. |
22 | 19 | Ho voluto istruirti oggi, sì, proprio te, perché la tua fiducia sia posta nell’Eterno. |
22 | 20 | Non ho io già da tempo scritto per te consigli e insegnamenti |
22 | 21 | per farti conoscere cose certe, parole vere, onde tu possa risponder parole vere a chi t’interroga? |
22 | 22 | Non derubare il povero perch’è povero, e non opprimere il misero alla porta; |
22 | 23 | ché l’Eterno difenderà la loro causa, e spoglierà della vita chi avrà spogliato loro. |
22 | 24 | Non fare amicizia con l’uomo iracondo e non andare con l’uomo violento, |
22 | 25 | che tu non abbia ad imparare le sue vie e ad esporre a un’insidia l’anima tua. |
22 | 26 | Non esser di quelli che dan la mano, che fanno sicurtà per debiti. |
22 | 27 | Se non hai di che pagare, perché esporti a farti portar via il letto? |
22 | 28 | Non spostare il termine antico, che fu messo dai tuoi padri. |
22 | 29 | Hai tu veduto un uomo spedito nelle sue faccende? Egli starà al servizio dei re; non starà al servizio della gente oscura. |
23 | 1 | Quando ti siedi a mensa con un principe, rifletti bene a chi ti sta dinanzi; |
23 | 2 | e mettiti un coltello alla gola, se tu sei ingordo. |
23 | 3 | Non bramare i suoi bocconi delicati; sono un cibo ingannatore. |
23 | 4 | Non t’affannare per diventar ricco, smetti dall’applicarvi la tua intelligenza. |
23 | 5 | Vuoi tu fissar lo sguardo su ciò che scompare? Giacché la ricchezza si fa dell’ali, come l’aquila che vola verso il cielo. |
23 | 6 | Non mangiare il pane di chi ha l’occhio maligno e non bramare i suoi cibi delicati; |
23 | 7 | poiché, nell’intimo suo, egli è calcolatore: "Mangia e bevi!" ti dirà; ma il cuor suo non è con te. |
23 | 8 | Vomiterai il boccone che avrai mangiato, e avrai perduto le tue belle parole. |
23 | 9 | Non rivolger la parola allo stolto, perché sprezzerà il senno de’ tuoi discorsi. |
23 | 10 | Non spostare il termine antico, e non entrare nei campi degli orfani; |
23 | 11 | ché il Vindice loro è potente; egli difenderà la causa loro contro di te. |
23 | 12 | Applica il tuo cuore all’istruzione, e gli orecchi alle parole della scienza. |
23 | 13 | Non risparmiare la correzione al fanciullo; se lo batti con la verga, non ne morrà; |
23 | 14 | lo batterai con la verga, ma libererai l’anima sua dal soggiorno de’ morti. |
23 | 15 | Figliuol mio, se il tuo cuore e savio, anche il mio cuore si rallegrerà; |
23 | 16 | le viscere mie esulteranno quando le tue labbra diranno cose rette. |
23 | 17 | Il tuo cuore non porti invidia ai peccatori, ma perseveri sempre nel timor dell’Eterno; |
23 | 18 | poiché c’è un avvenire, e la tua speranza non sarà frustrata. |
23 | 19 | Ascolta, figliuol mio, sii savio, e dirigi il cuore per la diritta via. |
23 | 20 | Non esser di quelli che son bevitori di vino, che son ghiotti mangiatori di carne; |
23 | 21 | ché il beone ed il ghiotto impoveriranno e i dormiglioni n’andran vestiti di cenci. |
23 | 22 | Da’ retta a tuo padre che t’ha generato, e non disprezzar tua madre quando sarà vecchia. |
23 | 23 | Acquista verità e non la vendere, acquista sapienza, istruzione e intelligenza. |
23 | 24 | Il padre del giusto esulta grandemente; chi ha generato un savio, ne avrà gioia. |
23 | 25 | Possan tuo padre e tua madre rallegrarsi, e possa gioire colei che t’ha partorito! |
23 | 26 | Figliuol mio, dammi il tuo cuore, e gli occhi tuoi prendano piacere nelle mie vie; |
23 | 27 | perché la meretrice è una fossa profonda, e la straniera, un pozzo stretto. |
23 | 28 | Anch’essa sta in agguato come un ladro, e accresce fra gli uomini il numero de’ traditori. |
23 | 29 | Per chi sono gli "ahi"? per chi gli "ahimè"? per chi le liti? per chi i lamenti? per chi le ferite senza ragione? per chi gli occhi rossi? |
23 | 30 | Per chi s’indugia a lungo presso il vino, per quei che vanno a gustare il vin drogato. |
23 | 31 | Non guardare il vino quando rosseggia, quando scintilla nel calice e va giù così facilmente! |
23 | 32 | Alla fine, esso morde come un serpente e punge come un basilisco. |
23 | 33 | I tuoi occhi vedranno cose strane, il tuo cuore farà dei discorsi pazzi. |
23 | 34 | Sarai come chi giace in mezzo al mare, come chi giace in cima a un albero di nave. |
23 | 35 | Dirai: "M’hanno picchiato… e non m’han fatto male; m’hanno percosso… e non me ne sono accorto; quando mi sveglierò?… tornerò a cercarne ancora!" |
24 | 1 | Non portare invidia ai malvagi, e non desiderare di star con loro, |
24 | 2 | perché il loro cuore medita rapine, e le loro labbra parlan di nuocere. |
24 | 3 | La casa si edifica con la sapienza, e si rende stabile con la prudenza; |
24 | 4 | mediante la scienza, se ne riempiono le stanze d’ogni specie di beni preziosi e gradevoli. |
24 | 5 | L’uomo savio è pien di forza, e chi ha conoscimento accresce la sua potenza; |
24 | 6 | infatti, con savie direzioni potrai condur bene la guerra, e la vittoria sta nel gran numero de’ consiglieri. |
24 | 7 | La sapienza è troppo in alto per lo stolto; egli non apre mai la bocca alla porta di città. |
24 | 8 | Chi pensa a mal fare sarà chiamato esperto in malizia. |
24 | 9 | I disegni dello stolto sono peccato, e il beffardo è l’abominio degli uomini. |
24 | 10 | Se ti perdi d’animo nel giorno dell’avversità, la tua forza è poca. |
24 | 11 | Libera quelli che son condotti a morte, e salva quei che, vacillando, vanno al supplizio. |
24 | 12 | Se dici: "Ma noi non ne sapevamo nulla!…" Colui che pesa i cuori, non lo vede egli? Colui che veglia sull’anima tua non lo sa forse? E non renderà egli a ciascuno secondo le opere sue? |
24 | 13 | Figliuol mio, mangia del miele perché è buono; un favo di miele sarà dolce al tuo palato. |
24 | 14 | Così conosci la sapienza per il bene dell’anima tua! Se la trovi, c’è un avvenire, e la speranza tua non sarà frustrata. |
24 | 15 | O empio, non tendere insidie alla dimora del giusto! non devastare il luogo ove riposa! |
24 | 16 | ché il giusto cade sette volte e si rialza, ma gli empi son travolti dalla sventura. |
24 | 17 | Quando il tuo nemico cade, non ti rallegrare; quand’è rovesciato, il cuor tuo non ne gioisca, |
24 | 18 | che l’Eterno nol vegga e gli dispiaccia e non storni l’ira sua da lui. |
24 | 19 | Non t’irritare a motivo di chi fa il male, e non portare invidia agli empi; |
24 | 20 | perché non c’è avvenire per il malvagio; la lucerna degli empi sarà spenta. |
24 | 21 | Figliuol mio, temi l’Eterno e il re, e non far lega cogli amatori di novità; |
24 | 22 | la loro calamità sopraggiungerà improvvisa, e chi sa la triste fine dei loro anni? |
24 | 23 | Anche queste sono massime dei Savi. Non è bene, in giudizio, aver de’ riguardi personali. |
24 | 24 | Chi dice all’empio: "Tu sei giusto", i popoli lo malediranno, lo esecreranno le nazioni. |
24 | 25 | Ma quelli che sanno punire se ne troveranno bene, e su loro scenderanno benedizione e prosperità. |
24 | 26 | Dà un bacio sulle labbra chi dà una risposta giusta. |
24 | 27 | Metti in buon ordine gli affari tuoi di fuori, metti in assetto i tuoi campi, poi ti fabbricherai la casa. |
24 | 28 | Non testimoniare, senza motivo, contro il tuo prossimo; vorresti tu farti ingannatore con le tue parole? |
24 | 29 | Non dire: "Come ha fatto a me così farò a lui; renderò a costui secondo l’opera sua". |
24 | 30 | Passai presso il campo del pigro e presso la vigna dell’uomo privo di senno; |
24 | 31 | ed ecco le spine vi crescean da per tutto, i rovi ne coprivano il suolo, e il muro di cinta era in rovina. |
24 | 32 | Considerai la cosa, e mi posi a riflettere; e da quel che vidi trassi una lezione: |
24 | 33 | Dormire un po’, sonnecchiare un po’, incrociare un po’ le mani per riposare… |
24 | 34 | e la tua povertà verrà come un ladro, e la tua indigenza, come un uomo armato. |
25 | 1 | Ecco altri proverbi di Salomone, raccolti dalla gente di Ezechia, re di Giuda. |
25 | 2 | E’ gloria di Dio nascondere le cose; ma la gloria dei re sta nell’investigarle. |
25 | 3 | L’altezza del cielo, la profondità della terra e il cuore dei re non si possono investigare. |
25 | 4 | Togli dall’argento le scorie, e ne uscirà un vaso per l’artefice; |
25 | 5 | togli l’empio dalla presenza del re, e il suo trono sarà reso stabile dalla giustizia. |
25 | 6 | Non fare il vanaglorioso in presenza del re, e non ti porre nel luogo dei grandi; |
25 | 7 | poiché è meglio ti sia detto: "Sali qui", anziché essere abbassato davanti al principe che gli occhi tuoi hanno veduto. |
25 | 8 | Non t’affrettare a intentar processi, che alla fine tu non sappia che fare, quando il tuo prossimo t’avrà svergognato. |
25 | 9 | Difendi la tua causa contro il tuo prossimo, ma non rivelare il segreto d’un altro, |
25 | 10 | onde chi t’ode non t’abbia a vituperare, e la tua infamia non si cancelli più. |
25 | 11 | Le parole dette a tempo son come pomi d’oro in vasi d’argento cesellato. |
25 | 12 | Per un orecchio docile, chi riprende con saviezza è un anello d’oro, un ornamento d’oro fino. |
25 | 13 | Il messaggero fedele, per quelli che lo mandano, è come il fresco della neve al tempo della mèsse; esso ristora l’anima del suo padrone. |
25 | 14 | Nuvole e vento, ma punta pioggia; ecco l’uomo che si vanta falsamente della sua liberalità. |
25 | 15 | Con la pazienza si piega un principe, e la lingua dolce spezza dell’ossa. |
25 | 16 | Se trovi del miele, mangiane quanto ti basta; che, satollandotene, tu non abbia poi a vomitarlo. |
25 | 17 | Metti di rado il piede in casa del prossimo, ond’egli, stufandosi di te, non abbia ad odiarti. |
25 | 18 | L’uomo che attesta il falso contro il suo prossimo, è un martello, una spada, una freccia acuta. |
25 | 19 | La fiducia in un perfido, nel dì della distretta, è un dente rotto, un piede slogato. |
25 | 20 | Cantar delle canzoni a un cuor dolente è come togliersi l’abito in giorno di freddo, e mettere aceto sul nitro. |
25 | 21 | Se il tuo nemico ha fame, dagli del pane da mangiare: se ha sete, dagli dell’acqua da bere; |
25 | 22 | ché, così, raunerai dei carboni accesi sul suo capo, e l’Eterno ti ricompenserà. |
25 | 23 | Il vento del nord porta la pioggia, e la lingua che sparla di nascosto fa oscurare il viso. |
25 | 24 | Meglio abitare sul canto d’un tetto, che in una gran casa con una moglie rissosa. |
25 | 25 | Una buona notizia da paese lontano è come acqua fresca a persona stanca ed assetata. |
25 | 26 | Il giusto che vacilla davanti all’empio, è come una fontana torbida e una sorgente inquinata. |
25 | 27 | Mangiar troppo miele non è bene ma scrutare cose difficili è un onore. |
25 | 28 | L’uomo che non si sa padroneggiare, è una città smantellata, priva di mura. |
26 | 1 | Come la neve non conviene all’estate, né la pioggia al tempo della mèsse, così non conviene la gloria allo stolto. |
26 | 2 | Come il passero vaga qua e là e la rondine vola, così la maledizione senza motivo, non raggiunge l’effetto. |
26 | 3 | La frusta per il cavallo, la briglia per l’asino, e il bastone per il dosso degli stolti. |
26 | 4 | Non rispondere allo stolto secondo la sua follia, che tu non gli abbia a somigliare. |
26 | 5 | Rispondi allo stolto secondo la sua follia, perché non abbia a credersi savio. |
26 | 6 | Chi affida messaggi a uno stolto si taglia i piedi e s’abbevera di pene. |
26 | 7 | Come le gambe dello zoppo son senza forza, così è una massima in bocca degli stolti. |
26 | 8 | Chi onora uno stolto fa come chi getta una gemma in un mucchio di sassi. |
26 | 9 | Una massima in bocca agli stolti è come un ramo spinoso in mano a un ubriaco. |
26 | 10 | Chi impiega lo stolto e il primo che capita, è come un arciere che ferisce tutti. |
26 | 11 | Lo stolto che ricade nella sua follia, è come il cane che torna al suo vomito. |
26 | 12 | Hai tu visto un uomo che si crede savio? C’è più da sperare da uno stolto che da lui. |
26 | 13 | Il pigro dice: "C’è un leone nella strada, c’è un leone per le vie!" |
26 | 14 | Come la porta si volge sui cardini così il pigro sul suo letto. |
26 | 15 | Il pigro tuffa la mano nel piatto; gli par fatica riportarla alla bocca. |
26 | 16 | Il pigro si crede più savio di sette uomini che dànno risposte sensate. |
26 | 17 | Il passante che si riscalda per una contesa che non lo concerne, è come chi afferra un cane per le orecchie. |
26 | 18 | Come un pazzo che avventa tizzoni, frecce e morte, |
26 | 19 | così è colui che inganna il prossimo, e dice: "Ho fatto per ridere!" |
26 | 20 | Quando mancan le legna, il fuoco si spegne; e quando non c’è maldicente, cessan le contese. |
26 | 21 | Come il carbone da la brace, e le legna dànno la fiamma, così l’uomo rissoso accende le liti. |
26 | 22 | Le parole del maldicente son come ghiottonerie, e penetrano fino nell’intimo delle viscere. |
26 | 23 | Labbra ardenti e un cuor malvagio son come schiuma d’argento spalmata sopra un vaso di terra. |
26 | 24 | Chi odia, parla con dissimulazione; ma, dentro, cova la frode. |
26 | 25 | Quando parla con voce graziosa, non te ne fidare, perché ha sette abominazioni in cuore. |
26 | 26 | L’odio suo si nasconde sotto la finzione, ma la sua malvagità si rivelerà nell’assemblea. |
26 | 27 | Chi scava una fossa vi cadrà, e la pietra torna addosso a chi la rotola. |
26 | 28 | La lingua bugiarda odia quelli che ha ferito, e la bocca lusinghiera produce rovina. |
27 | 1 | Non ti vantare del domani, poiché non sai quel che un giorno possa produrre. |
27 | 2 | Altri ti lodi, non la tua bocca; un estraneo, non le tue labbra. |
27 | 3 | La pietra è grave e la rena pesante, ma l’irritazione dello stolto pesa più dell’uno e dell’altra. |
27 | 4 | L’ira è crudele e la collera impetuosa; ma chi può resistere alla gelosia? |
27 | 5 | Meglio riprensione aperta, che amore occulto. |
27 | 6 | Fedeli son le ferite di chi ama; frequenti i baci di chi odia. |
27 | 7 | Chi è sazio calpesta il favo di miele; ma, per chi ha fame, ogni cosa amara è dolce. |
27 | 8 | Come l’uccello che va ramingo lungi dal nido, così è l’uomo che va ramingo lungi da casa. |
27 | 9 | L’olio e il profumo rallegrano il cuore; così fa la dolcezza d’un amico coi suoi consigli cordiali. |
27 | 10 | Non abbandonare il tuo amico né l’amico di tuo padre, e non andare in casa del tuo fratello nel dì della tua sventura; un vicino dappresso val meglio d’un fratello lontano. |
27 | 11 | Figliuol mio, sii savio e rallegrami il cuore, così potrò rispondere a chi mi vitupera. |
27 | 12 | L’uomo accorto vede il male e si nasconde, ma gli scempi passan oltre e ne portan la pena. |
27 | 13 | Prendigli il vestito giacché ha fatto cauzione per altri; fatti dare dei pegni, poiché s’è reso garante di stranieri. |
27 | 14 | Chi benedice il prossimo ad alta voce, di buon mattino, sarà considerato come se lo maledicesse. |
27 | 15 | Un gocciolar continuo in giorno di gran pioggia e una donna rissosa son cose che si somigliano. |
27 | 16 | Chi la vuol trattenere vuol trattenere il vento, e stringer l’olio nella sua destra. |
27 | 17 | Il ferro forbisce il ferro; così un uomo ne forbisce un altro. |
27 | 18 | Chi ha cura del fico ne mangerà il frutto; e chi veglia sul suo padrone sarà onorato. |
27 | 19 | Come nell’acqua il viso risponde al viso, così il cuor dell’uomo risponde al cuore dell’uomo. |
27 | 20 | Il soggiorno dei morti e l’abisso sono insaziabili, e insaziabili son gli occhi degli uomini. |
27 | 21 | Il crogiuolo è per l’argento, il forno fusorio per l’oro, e l’uomo è provato dalla bocca di chi lo loda. |
27 | 22 | Anche se tu pestassi lo stolto in un mortaio in mezzo al grano col pestello, la sua follia non lo lascerebbe. |
27 | 23 | Guarda di conoscer bene lo stato delle tue pecore, abbi gran cura delle tue mandre; |
27 | 24 | perché le ricchezze non duran sempre, e neanche una corona dura d’età in età. |
27 | 25 | Quando è levato il fieno, subito rispunta la fresca verdura e le erbe dei monti sono raccolte. |
27 | 26 | Gli agnelli ti dànno da vestire, i becchi di che comprarti un campo, |
27 | 27 | e il latte delle capre basta a nutrir te, a nutrir la tua famiglia e a far vivere le tue serve. |
28 | 1 | L’empio fugge senza che alcuno lo perseguiti, ma il giusto se ne sta sicuro come un leone. |
28 | 2 | Per i suoi misfatti i capi d’un paese son numerosi, ma, con un uomo intelligente e pratico delle cose, l’ordine dura. |
28 | 3 | Un povero che opprime i miseri è come una pioggia che devasta e non dà pane. |
28 | 4 | Quelli che abbandonano la legge, lodano gli empi; ma quelli che l’osservano, fan loro la guerra. |
28 | 5 | Gli uomini dati al male non comprendono ciò ch’è giusto, ma quelli che cercano l’Eterno comprendono ogni cosa. |
28 | 6 | Meglio il povero che cammina nella sua integrità, del perverso che cammina nella doppiezza, ed è ricco. |
28 | 7 | Chi osserva la legge è un figliuolo intelligente, ma il compagno dei ghiottoni fa vergogna a suo padre. |
28 | 8 | Chi accresce i suoi beni con gl’interessi e l’usura, li aduna per colui che ha pietà dei poveri. |
28 | 9 | Se uno volge altrove gli orecchi per non udire la legge, la sua stessa preghiera è un abominio. |
28 | 10 | Chi induce i giusti a battere una mala via cadrà egli stesso nella fossa che ha scavata; ma gli uomini integri erediteranno il bene. |
28 | 11 | Il ricco si reputa savio, ma il povero ch’è intelligente, lo scruta. |
28 | 12 | Quando i giusti trionfano, la gloria è grande; ma, quando gli empi s’innalzano, la gente si nasconde. |
28 | 13 | Chi copre le sue trasgressioni non prospererà, ma chi le confessa e le abbandona otterrà misericordia. |
28 | 14 | Beato l’uomo ch’è sempre timoroso! ma chi indura il suo cuore cadrà nella sfortuna. |
28 | 15 | Un empio che domina un popolo povero, è un leone ruggente, un orso affamato. |
28 | 16 | Il principe senza prudenza fa molte estorsioni, ma chi odia il lucro disonesto prolunga i suoi giorni. |
28 | 17 | L’uomo su cui pesa un omicidio, fuggirà fino alla fossa; nessuno lo fermi! |
28 | 18 | Chi cammina integramente sarà salvato, ma il perverso che batte doppie vie, cadrà a un tratto. |
28 | 19 | Chi lavora la sua terra avrà abbondanza di pane; ma chi va dietro ai fannulloni avrà abbondanza di miseria. |
28 | 20 | L’uomo fedele sarà colmato di benedizioni, ma chi ha fretta d’arricchire non rimarrà impunito. |
28 | 21 | Aver de’ riguardi personali non è bene; per un pezzo di pane l’uomo talvolta diventa trasgressore. |
28 | 22 | L’uomo invidioso ha fretta d’arricchire, e non sa che gli piomberà addosso la miseria. |
28 | 23 | Chi riprende qualcuno gli sarà alla fine più accetto di chi lo lusinga con le sue parole. |
28 | 24 | Chi ruba a suo padre e a sua madre e dice: "Non è un delitto!", è compagno del dissipatore. |
28 | 25 | Chi ha l’animo avido fa nascere contese, ma chi confida nell’Eterno sarà saziato. |
28 | 26 | Chi confida nel proprio cuore è uno stolto, ma chi cammina saviamente scamperà. |
28 | 27 | Chi dona al povero non sarà mai nel bisogno, ma colui che chiude gli occhi, sarà coperto di maledizioni. |
28 | 28 | Quando gli empi s’innalzano, la gente si nasconde; ma quando periscono, si moltiplicano i giusti. |
29 | 1 | L’uomo che, essendo spesso ripreso, irrigidisce il collo, sarà di subito fiaccato, senza rimedio. |
29 | 2 | Quando i giusti son numerosi, il popolo si rallegra: ma quando domina l’empio, il popolo geme. |
29 | 3 | L’uomo che ama la sapienza, rallegra suo padre; ma chi frequenta le meretrici dissipa i suoi beni. |
29 | 4 | Il re, con la giustizia, rende stabile il paese; ma chi pensa solo a imporre tasse, lo rovina. |
29 | 5 | L’uomo che lusinga il prossimo, gli tende una rete davanti ai piedi. |
29 | 6 | Nella trasgressione del malvagio v’è un’insidia; ma il giusto canta e si rallegra. |
29 | 7 | Il giusto prende conoscenza della causa de’ miseri, ma l’empio non ha intendimento né conoscenza. |
29 | 8 | I beffardi soffian nel fuoco delle discordie cittadine, ma i savi calmano le ire. |
29 | 9 | Se un savio viene a contesa con uno stolto, quello va in collera e ride, e non c’è da intendersi. |
29 | 10 | Gli uomini di sangue odiano chi è integro, ma gli uomini retti ne proteggono la vita. |
29 | 11 | Lo stolto dà sfogo a tutta la sua ira, ma il savio rattiene la propria. |
29 | 12 | Quando il sovrano dà retta alle parole menzognere, tutti i suoi ministri sono empi. |
29 | 13 | Il povero e l’oppressore s’incontrano; l’Eterno illumina gli occhi d’ambedue. |
29 | 14 | Il re che fa ragione ai miseri secondo verità, avrà il trono stabilito in perpetuo. |
29 | 15 | La verga e la riprensione dànno sapienza; ma il fanciullo lasciato a sé stesso, fa vergogna a sua madre. |
29 | 16 | Quando abbondano gli empi, abbondano le trasgressioni; ma i giusti ne vedranno la ruina. |
29 | 17 | Correggi il tuo figliuolo; egli ti darà conforto, e procurerà delizie all’anima tua. |
29 | 18 | Quando non c’è visioni, il popolo è senza freno; ma beato colui che osserva la legge! |
29 | 19 | Uno schiavo non si corregge a parole; anche se comprende, non ubbidisce. |
29 | 20 | Hai tu visto un uomo precipitoso nel suo parlare? C’è più da sperare da uno stolto che da lui. |
29 | 21 | Se uno alleva delicatamente da fanciullo il suo servo, questo finirà per voler essere figliuolo. |
29 | 22 | L’uomo iracondo fa nascere contese, e l’uomo collerico abbonda in trasgressioni. |
29 | 23 | L’orgoglio abbassa l’uomo, ma chi è umile di spirito ottiene gloria. |
29 | 24 | Chi fa società col ladro odia l’anima sua; egli ode la esecrazione e non dice nulla. |
29 | 25 | La paura degli uomini costituisce un laccio, ma chi confida nell’Eterno è al sicuro. |
29 | 26 | Molti cercano il favore del principe, ma l’Eterno fa giustizia ad ognuno. |
29 | 27 | L’uomo iniquo è un abominio per i giusti, e colui che cammina rettamente è un abominio per gli empi. |
30 | 1 | Parole di Agur, figliuolo di Jaké. Sentenze pronunziate da quest’uomo per Itiel, per Itiel ed Ucal. |
30 | 2 | Certo, io sono più stupido d’ogni altro, e non ho l’intelligenza d’un uomo. |
30 | 3 | Non ho imparato la sapienza, e non ho la conoscenza del Santo. |
30 | 4 | Chi è salito in cielo e n’è disceso? Chi ha raccolto il vento nel suo pugno? Chi ha racchiuse l’acque nella sua veste? Chi ha stabilito tutti i confini della terra? Qual è il suo nome e il nome del suo figlio? Lo sai tu? |
30 | 5 | Ogni parola di Dio è affinata col fuoco. Egli è uno scudo per chi confida in lui. |
30 | 6 | Non aggiunger nulla alle sue parole, ch’egli non t’abbia a riprendere, e tu non sia trovato bugiardo. |
30 | 7 | Io t’ho chiesto due cose: non me le rifiutare, prima ch’io muoia: |
30 | 8 | allontana da me vanità e parola mendace; non mi dare né povertà né ricchezze, cibami del pane che m’è necessario, |
30 | 9 | ond’io, essendo sazio, non giunga a rinnegarti, e a dire: "Chi è l’Eterno?" ovvero, diventato povero, non rubi, e profani il nome del mio Dio. |
30 | 10 | Non calunniare il servo presso al suo padrone, ch’ei non ti maledica e tu non abbia a subirne la pena. |
30 | 11 | V’è una razza di gente che maledice suo padre e non benedice sua madre. |
30 | 12 | V’è una razza di gente che si crede pura, e non è lavata dalla sua sozzura. |
30 | 13 | V’è una razza di gente che ha gli occhi alteri e come! e le palpebre superbe. |
30 | 14 | V’è una razza di gente i cui denti sono spade e i mascellari, coltelli, per divorare del tutto i miseri sulla terra, e i bisognosi fra gli uomini. |
30 | 15 | La mignatta ha due figliuole, che dicono: "Dammi" "dammi!". Ci son tre cose che non si sazian mai, anzi quattro, che non dicon mai: "Basta!" |
30 | 16 | Il soggiorno dei morti, il seno sterile, la terra che non si sazia d’acqua, e il fuoco, che non dice mai: "Basta!" |
30 | 17 | L’occhio di chi si fa beffe del padre e disdegna d’ubbidire alla madre, lo caveranno i corvi del torrente, lo divoreranno gli aquilotti. |
30 | 18 | Ci son tre cose per me troppo maravigliose; anzi quattro, ch’io non capisco: |
30 | 19 | la traccia dell’aquila nell’aria, la traccia del serpente sulla roccia, la traccia della nave in mezzo al mare, la traccia dell’uomo nella giovane. |
30 | 20 | Tale è la condotta della donna adultera: essa mangia, si pulisce la bocca, e dice: "Non ho fatto nulla di male!" |
30 | 21 | Per tre cose la terra trema, anzi per quattro, che non può sopportare: |
30 | 22 | per un servo quando diventa re, per un uomo da nulla quando ha pane a sazietà, |
30 | 23 | per una donna, non mai chiesta, quando giunge a maritarsi, e per una serva quando diventa erede della padrona. |
30 | 24 | Ci son quattro animali fra i più piccoli della terra, e nondimeno pieni di saviezza: |
30 | 25 | le formiche, popolo senza forze, che si preparano il cibo durante l’estate; |
30 | 26 | i conigli, popolo non potente, che fissano la loro dimora nelle rocce; |
30 | 27 | le locuste, che non hanno re, e procedon tutte, divise per schiere; |
30 | 28 | la lucertola, che puoi prender con le mani, eppur si trova nei palazzi dei re. |
30 | 29 | Queste tre creature hanno una bella andatura, anche queste quattro hanno un passo magnifico: |
30 | 30 | il leone, ch’è il più forte degli animali, e non indietreggia dinanzi ad alcuno; |
30 | 31 | il cavallo dai fianchi serrati, il capro, e il re alla testa dei suoi eserciti. |
30 | 32 | Se hai agito follemente cercando d’innalzarti, o se hai pensato del male, mettiti la mano sulla bocca; |
30 | 33 | perché, come chi sbatte la panna ne fa uscire il burro, chi comprime il naso ne fa uscire il sangue, così chi spreme l’ira ne fa uscire contese. |
31 | 1 | Parole del re Lemuel. Sentenze con le quali sua madre lo ammaestrò. |
31 | 2 | Che ti dirò, figlio mio? che ti dirò, figlio delle mie viscere? che ti dirò, o figlio dei miei voti? |
31 | 3 | Non dare il tuo vigore alle donne, né i tuoi costumi a quelle che perdono i re. |
31 | 4 | Non s’addice ai re, o Lemuel, non s’addice ai re bere del vino, né ai principi, bramar la cervogia: |
31 | 5 | che a volte, avendo bevuto, non dimentichino la legge, e non disconoscano i diritti d’ogni povero afflitto. |
31 | 6 | Date della cervogia a chi sta per perire, e del vino a chi ha l’anima amareggiata; |
31 | 7 | affinché bevano, dimentichino la loro miseria, e non si ricordin più dei loro travagli. |
31 | 8 | Apri la tua bocca in favore del mutolo, per sostener la causa di tutti i derelitti; |
31 | 9 | apri la tua bocca, giudica con giustizia, fa’ ragione al misero ed al bisognoso. |
31 | 10 | Elogio della donna forte e virtuosa. Una donna forte e virtuosa chi la troverà? il suo pregio sorpassa di molto quello delle perle. |
31 | 11 | Il cuore del suo marito confida in lei, ed egli non mancherà mai di provviste. |
31 | 12 | Ella gli fa del bene, e non del male, tutti i giorni della sua vita. |
31 | 13 | Ella si procura della lana e del lino, e lavora con diletto con le proprie mani. |
31 | 14 | Ella è simile alle navi dei mercanti: fa venire il suo cibo da lontano. |
31 | 15 | Ella si alza quando ancora è notte, distribuisce il cibo alla famiglia e il compito alle sue donne di servizio. |
31 | 16 | Ella posa gli occhi sopra un campo, e l’acquista; col guadagno delle sue mani pianta una vigna. |
31 | 17 | Ella si ricinge di forza i fianchi, e fa robuste le sue braccia. |
31 | 18 | Ella s’accorge che il suo lavoro rende bene; la sua lucerna non si spegne la notte. |
31 | 19 | Ella mette la mano alla ròcca, e le sue dita maneggiano il fuso. |
31 | 20 | Ella stende le palme al misero, e porge le mani al bisognoso. |
31 | 21 | Ella non teme la neve per la sua famiglia, perché tutta la sua famiglia è vestita di lana scarlatta. |
31 | 22 | Ella si fa dei tappeti, ha delle vesti di lino finissimo e di porpora. |
31 | 23 | Il suo marito è rispettato alle porte, quando si siede fra gli Anziani del paese. |
31 | 24 | Ella fa delle tuniche e le vende, e delle cinture che dà al mercante. |
31 | 25 | Forza e dignità sono il suo manto, ed ella si ride dell’avvenire. |
31 | 26 | Ella apre la bocca con sapienza, ed ha sulla lingua insegnamenti di bontà. |
31 | 27 | Ella sorveglia l’andamento della sua casa, e non mangia il pane di pigrizia. |
31 | 28 | I suoi figliuoli sorgono e la proclaman beata, e il suo marito la loda, dicendo: |
31 | 29 | "Molte donne si son portate valorosamente, ma tu le superi tutte"! |
31 | 30 | La grazia è fallace e la bellezza è cosa vana; ma la donna che teme l’Eterno è quella che sarà lodata. |
31 | 31 | Datele del frutto delle sue mani, e le opere sue la lodino alle porte! |