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Multilingual Scriptures Home » Italian Bible » James

Italian Bible
Chapter # Verse # Verse Detail
11Giacomo, servo di Dio e del Signore Gesù Cristo, alle dodici tribù disperse nel mondo, salute.
12Considerate perfetta letizia, miei fratelli, quando subite ogni sorta di prove,
13sapendo che la prova della vostra fede produce la pazienza.
14E la pazienza completi l'opera sua in voi, perché siate perfetti e integri, senza mancare di nulla.
15Se qualcuno di voi manca di sapienza, la domandi a Dio, che dona a tutti generosamente e senza rinfacciare, e gli sarà data.
16La domandi però con fede, senza esitare, perché chi esita somiglia all'onda del mare mossa e agitata dal vento;
17e non pensi di ricevere qualcosa dal Signore
18un uomo che ha l'animo oscillante e instabile in tutte le sue azioni.
19Il fratello di umili condizioni si rallegri della sua elevazione
110e il ricco della sua umiliazione, perché passerà come fiore d'erba.
111Si leva il sole col suo ardore e fa seccare l'erba e il suo fiore cade, e la bellezza del suo aspetto svanisce. Così anche il ricco appassirà nelle sue imprese.
112Beato l'uomo che sopporta la tentazione, perché una volta superata la prova riceverà la corona della vita che il Signore ha promesso a quelli che lo amano.
113Nessuno, quando è tentato, dica: «Sono tentato da Dio» perché Dio non può essere tentato dal male e non tenta nessuno al male.
114Ciascuno piuttosto è tentato dalla propria concupiscenza che lo attrae e lo seduce;
115poi la concupiscenza concepisce e genera il peccato, e il peccato, quand'è consumato, produce la morte.
116Non andate fuori strada, fratelli miei carissimi;
117ogni buon regalo e ogni dono perfetto viene dall'alto e discende dal Padre della luce, nel quale non c'è variazione né ombra di cambiamento.
118Di sua volontà egli ci ha generati con una parola di verità, perché noi fossimo come una primizia delle sue creature.
119Lo sapete, fratelli miei carissimi: sia ognuno pronto ad ascoltare, lento a parlare, lento all'ira.
120Perché l'ira dell'uomo non compie ciò che è giusto davanti a Dio.
121Perciò, deposta ogni impurità e ogni resto di malizia, accogliete con docilità la parola che è stata seminata in voi e che può salvare le vostre anime.
122Siate di quelli che mettono in pratica la parola e non soltanto ascoltatori, illudendo voi stessi.
123Perché se uno ascolta soltanto e non mette in pratica la parola, somiglia a un uomo che osserva il proprio volto in uno specchio:
124appena s'è osservato, se ne va, e subito dimentica com'era.
125Chi invece fissa lo sguardo sulla legge perfetta, la legge della libertà, e le resta fedele, non come un ascoltatore smemorato ma come uno che la mette in pratica, questi troverà la sua felicità nel praticarla.
126Se qualcuno pensa di essere religioso, ma non frena la lingua e inganna così il suo cuore, la sua religione è vana.
127Una religione pura e senza macchia davanti a Dio nostro Padre è questa: soccorrere gli orfani e le vedove nelle loro afflizioni e conservarsi puri da questo mondo.
21Fratelli miei, non mescolate a favoritismi personali la vostra fede nel Signore nostro Gesù Cristo, Signore della gloria.
22Supponiamo che entri in una vostra adunanza qualcuno con un anello d'oro al dito, vestito splendidamente, ed entri anche un povero con un vestito logoro.
23Se voi guardate a colui che è vestito splendidamente e gli dite: «Tu siediti qui comodamente», e al povero dite: «Tu mettiti in piedi lì», oppure: «Siediti qui ai piedi del mio sgabello»,
24non fate in voi stessi preferenze e non siete giudici dai giudizi perversi?
25Ascoltate, fratelli miei carissimi: Dio non ha forse scelto i poveri nel mondo per farli ricchi con la fede ed eredi del regno che ha promesso a quelli che lo amano?
26Voi invece avete disprezzato il povero! Non sono forse i ricchi che vi tiranneggiano e vi trascinano davanti ai tribunali?
27Non sono essi che bestemmiano il bel nome che è stato invocato sopra di voi?
28Certo, se adempite il più importante dei comandamenti secondo la Scrittura: amerai il prossimo tuo come te stesso, fate bene;
29ma se fate distinzione di persone, commettete un peccato e siete accusati dalla legge come trasgressori.
210Poiché chiunque osservi tutta la legge, ma la trasgredisca anche in un punto solo, diventa colpevole di tutto;
211infatti colui che ha detto: Non commettere adulterio, ha detto anche: Non uccidere. legge.
212Parlate e agite come persone che devono essere giudicate secondo una legge di libertà, perché
213il giudizio sarà senza misericordia contro chi non avrà usato misericordia; la misericordia invece ha sempre la meglio nel giudizio.
214Che giova, fratelli miei, se uno dice di avere la fede ma non ha le opere? Forse che quella fede può salvarlo?
215Se un fratello o una sorella sono senza vestiti e sprovvisti del cibo quotidiano
216e uno di voi dice loro: «Andatevene in pace, riscaldatevi e saziatevi», ma non date loro il necessario per il corpo, che giova?
217Così anche la fede: se non ha le opere, è morta in se stessa.
218Al contrario uno potrebbe dire: Tu hai la fede ed io ho le opere; mostrami la tua fede senza le opere, ed io con le mie opere ti mostrerò la mia fede.
219Tu credi che c'è un Dio solo? Fai bene; anche i demòni lo credono e tremano!
220Ma vuoi sapere, o insensato, come la fede senza le opere è senza calore?
221Abramo, nostro padre, non fu forse giustificato per le opere, quando offrì Isacco, suo figlio, sull'altare?
222Vedi che la fede cooperava con le opere di lui, e che per le opere quella fede divenne perfetta
223e si compì la Scrittura che dice: E Abramo ebbe fede in Dio e gli fu accreditato a giustizia, e fu chiamato amico di Dio.
224Vedete che l'uomo viene giustificato in base alle opere e non soltanto in base alla fede.
225Così anche Raab, la meretrice, non venne forse giustificata in base alle opere per aver dato ospitalità agli esploratori e averli rimandati per altra via?
226Infatti come il corpo senza lo spirito è morto, così anche la fede senza le opere è morta.
31Fratelli miei, non vi fate maestri in molti, sapendo che noi riceveremo un giudizio più severo,
32poiché tutti quanti manchiamo in molte cose. Se uno non manca nel parlare, è un uomo perfetto, capace di tenere a freno anche tutto il corpo.
33Quando mettiamo il morso in bocca ai cavalli perché ci obbediscano, possiamo dirigere anche tutto il loro corpo.
34Ecco, anche le navi, benché siano così grandi e vengano spinte da venti gagliardi, sono guidate da un piccolissimo timone dovunque vuole chi le manovra.
35Così anche la lingua: è un piccolo membro e può vantarsi di grandi cose. Vedete un piccolo fuoco quale grande foresta può incendiare!
36Anche la lingua è un fuoco, è il mondo dell'iniquità, vive inserita nelle nostre membra e contamina tutto il corpo e incendia il corso della vita, traendo la sua fiamma dalla Geenna.
37Infatti ogni sorta di bestie e di uccelli, di rettili e di esseri marini sono domati e sono stati domati dalla razza umana,
38ma la lingua nessun uomo la può domare: è un male ribelle, è piena di veleno mortale.
39Con essa benediciamo il Signore e Padre e con essa malediciamo gli uomini fatti a somiglianza di Dio.
310E' dalla stessa bocca che esce benedizione e maledizione. Non dev'essere così, fratelli miei!
311Forse la sorgente può far sgorgare dallo stesso getto acqua dolce e amara?
312Può forse, miei fratelli, un fico produrre olive o una vite produrre fichi? Neppure una sorgente salata può produrre acqua dolce.
313Chi è saggio e accorto tra voi? Mostri con la buona condotta le sue opere ispirate a saggia mitezza.
314Ma se avete nel vostro cuore gelosia amara e spirito di contesa, non vantatevi e non mentite contro la verità.
315Non è questa la sapienza che viene dall'alto: è terrena, carnale, diabolica;
316poiché dove c'è gelosia e spirito di contesa, c'è disordine e ogni sorta di cattive azioni.
317La sapienza che viene dall'alto invece è anzitutto pura; poi pacifica, mite, arrendevole, piena di misericordia e di buoni frutti, senza parzialità, senza ipocrisia.
318Un frutto di giustizia viene seminato nella pace per coloro che fanno opera di pace.
41Da che cosa derivano le guerre e le liti che sono in mezzo a voi? Non vengono forse dalle vostre passioni che combattono nelle vostre membra?
42Bramate e non riuscite a possedere e uccidete; invidiate e non riuscite ad ottenere, combattete e fate guerra! Non avete perché non chiedete;
43chiedete e non ottenete perché chiedete male, per spendere per i vostri piaceri.
44Gente infedele! Non sapete che amare il mondo è odiare Dio? Chi dunque vuole essere amico del mondo si rende nemico di Dio.
45O forse pensate che la Scrittura dichiari invano: fino alla gelosia ci ama lo Spirito che egli ha fatto abitare in noi?
46Ci dà anzi una grazia più grande; per questo dice: agli umili invece dà la sua grazia.
47Sottomettetevi dunque a Dio; resistete al diavolo, ed egli fuggirà da voi.
48Avvicinatevi a Dio ed egli si avvicinerà a voi. Purificate le vostre mani, o peccatori, e santificate i vostri cuori, o irresoluti.
49Gemete sulla vostra miseria, fate lutto e piangete; il vostro riso si muti in lutto e la vostra allegria in tristezza.
410Umiliatevi davanti al Signore ed egli vi esalterà.
411Non sparlate gli uni degli altri, fratelli. Chi sparla del fratello o giudica il fratello, parla contro la legge e giudica la legge. E se tu giudichi la legge non sei più uno che osserva la legge, ma uno che la giudica.
412Ora, uno solo è legislatore e giudice, Colui che può salvare e rovinare; ma chi sei tu che ti fai giudice del tuo prossimo?
413E ora a voi, che dite: «Oggi o domani andremo nella tal città e vi passeremo un anno e faremo affari e guadagni»,
414mentre non sapete cosa sarà domani! poi scompare.
415Dovreste dire invece: Se il Signore vorrà, vivremo e faremo questo o quello.
416Ora invece vi vantate nella vostra arroganza; ogni vanto di questo genere è iniquo.
417Chi dunque sa fare il bene e non lo compie, commette peccato.
51E ora a voi, ricchi: piangete e gridate per le sciagure che vi sovrastano!
52Le vostre ricchezze sono imputridite,
53le vostre vesti sono state divorate dalle tarme; il vostro oro e il vostro argento sono consumati dalla ruggine, la loro ruggine si leverà a testimonianza contro di voi e divorerà le vostre carni come un fuoco. Avete accumulato tesori per gli ultimi giorni!
54Ecco, il salario da voi defraudato ai lavoratori che hanno mietuto le vostre terre grida; e le proteste dei mietitori sono giunte alle orecchie del Signore degli eserciti.
55Avete gozzovigliato sulla terra e vi siete saziati di piaceri, vi siete ingrassati per il giorno della strage.
56Avete condannato e ucciso il giusto ed egli non può opporre resistenza.
57Siate dunque pazienti, fratelli, fino alla venuta del Signore. Guardate l'agricoltore: egli aspetta pazientemente il prezioso frutto della terra finché abbia ricevuto le piogge d'autunno e le piogge di primavera.
58Siate pazienti anche voi, rinfrancate i vostri cuori, perché la venuta del Signore è vicina.
59Non lamentatevi, fratelli, gli uni degli altri, per non essere giudicati; ecco, il giudice è alle porte.
510Prendete, o fratelli, a modello di sopportazione e di pazienza i profeti che parlano nel nome del Signore.
511Ecco, noi chiamiamo beati quelli che hanno sopportato con pazienza. Avete udito parlare della pazienza di Giobbe e conoscete la sorte finale che gli riserbò il Signore, perché il Signore è ricco di misericordia e di compassione.
512Soprattutto, fratelli miei, non giurate, né per il cielo, né per la terra, né per qualsiasi altra cosa; ma il vostro «sì» sia sì, e il vostro «no» no, per non incorrere nella condanna.
513Chi tra voi è nel dolore, preghi; chi è nella gioia salmeggi.
514Chi è malato, chiami a sé i presbiteri della Chiesa e preghino su di lui, dopo averlo unto con olio, nel nome del Signore.
515E la preghiera fatta con fede salverà il malato: il Signore lo rialzerà e se ha commesso peccati, gli saranno perdonati.
516Confessate perciò i vostri peccati gli uni agli altri e pregate gli uni per gli altri per essere guariti. Molto vale la preghiera del giusto fatta con insistenza.
517Elia era un uomo della nostra stessa natura: pregò intensamente che non piovesse e non piovve sulla terra per tre anni e sei mesi.
518Poi pregò di nuovo e il cielo diede la pioggia e la terra produsse il suo frutto.
519Fratelli miei, se uno di voi si allontana dalla verità e un altro ve lo riconduce,
520costui sappia che chi riconduce un peccatore dalla sua via di errore, salverà la sua anima dalla morte e coprirà una moltitudine di peccati.