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Multilingual Scriptures Home » Italian Bible » Colossians

Italian Bible
Chapter # Verse # Verse Detail
11Paolo, apostolo di Cristo Gesù per volontà di Dio, e il fratello Timòteo,
12ai santi e fedeli fratelli in Cristo dimoranti in Colossi grazia a voi e pace da Dio, Padre nostro!
13Noi rendiamo continuamente grazie a Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, nelle nostre preghiere per voi,
14per le notizie ricevute della vostra fede in Cristo Gesù, e della carità che avete verso tutti i santi,
15in vista della speranza che vi attende nei cieli. Di questa speranza voi avete gia udito l'annunzio dalla parola di verità del vangelo
16che è giunto a voi, come pure in tutto il mondo fruttifica e si sviluppa; così anche fra voi dal giorno in cui avete ascoltato e conosciuto la grazia di Dio nella verità,
17che avete appresa da Epafra, nostro caro compagno nel ministero; egli ci supplisce come un fedele ministro di Cristo,
18e ci ha pure manifestato il vostro amore nello Spirito.
19Perciò anche noi, da quando abbiamo saputo questo, non cessiamo di pregare per voi, e di chiedere che abbiate una conoscenza piena della sua volontà con ogni sapienza e intelligenza spirituale,
110perché possiate comportarvi in maniera degna del Signore, per piacergli in tutto, portando frutto in ogni opera buona e crescendo nella conoscenza di Dio;
111rafforzandovi con ogni energia secondo la potenza della sua gloria, per poter essere forti e pazienti in tutto;
112ringraziando con gioia il Padre che ci ha messi in grado di partecipare alla sorte dei santi nella luce.
113E' lui infatti che ci ha liberati dal potere delle tenebre e ci ha trasferiti nel regno del suo Figlio diletto,
114per opera del quale abbiamo la redenzione, la remissione dei peccati.
115Egli è immagine del Dio invisibile, generato prima di ogni creatura;
116poiché per mezzo di lui sono state create tutte le cose, quelle nei cieli e quelle sulla terra, quelle visibili e quelle invisibili: Troni, Dominazioni, Principati e Potestà. Tutte le cose sono state create per mezzo di lui e in vista di lui.
117Egli è prima di tutte le cose e tutte sussistono in lui.
118Egli è anche il capo del corpo, cioè della Chiesa; il principio, il primogenito di coloro che risuscitano dai morti, per ottenere il primato su tutte le cose.
119Perché piacque a Dio di fare abitare in lui ogni pienezza
120e per mezzo di lui riconciliare a sé tutte le cose, rappacificando con il sangue della sua croce, cioè per mezzo di lui, le cose che stanno sulla terra e quelle nei cieli.
121E anche voi, che un tempo eravate stranieri e nemici con la mente intenta alle opere cattive che facevate,
122ora egli vi ha riconciliati per mezzo della morte del suo corpo di carne, per presentarvi santi, immacolati e irreprensibili al suo cospetto:
123purché restiate fondati e fermi nella fede e non vi lasciate allontanare dalla speranza promessa nel vangelo che avete ascoltato, il quale è stato annunziato ad ogni creatura sotto il cielo e di cui io, Paolo, sono diventato ministro.
124Perciò sono lieto delle sofferenze che sopporto per voi e completo nella mia carne quello che manca ai patimenti di Cristo, a favore del suo corpo che è la Chiesa.
125Di essa sono diventato ministro, secondo la missione affidatami da Dio presso di voi di realizzare la sua parola,
126cioè il mistero nascosto da secoli e da generazioni, ma ora manifestato ai suoi santi,
127ai quali Dio volle far conoscere la gloriosa ricchezza di questo mistero in mezzo ai pagani, cioè Cristo in voi, speranza della gloria.
128E' lui infatti che noi annunziamo, ammonendo e istruendo ogni uomo con ogni sapienza, per rendere ciascuno perfetto in Cristo.
129Per questo mi affatico e lotto, con la forza che viene da lui e che agisce in me con potenza.
21Voglio infatti che sappiate quale dura lotta io devo sostenere per voi, per quelli di Laodicèa e per tutti coloro che non mi hanno mai visto di persona,
22perché i loro cuori vengano consolati e così, strettamente congiunti nell'amore, essi acquistino in tutta la sua ricchezza la piena intelligenza, e giungano a penetrare nella perfetta conoscenza del mistero di Dio, cioè Cristo,
23nel quale sono nascosti tutti i tesori della sapienza e della scienza.
24Dico questo perché nessuno vi inganni con argomenti seducenti,
25perché, anche se sono lontano con il corpo, sono tra voi con lo spirito e gioisco al vedere la vostra condotta ordinata e la saldezza della vostra fede in Cristo.
26Camminate dunque nel Signore Gesù Cristo, come l'avete ricevuto,
27ben radicati e fondati in lui, saldi nella fede come vi è stato insegnato, abbondando nell'azione di grazie.
28Badate che nessuno vi inganni con la sua filosofia e con vuoti raggiri ispirati alla tradizione umana, secondo gli elementi del mondo e non secondo Cristo.
29E' in Cristo che abita corporalmente tutta la pienezza della divinità,
210e voi avete in lui parte alla sua pienezza, di lui cioè che è il capo di ogni Principato e di ogni Potestà.
211In lui voi siete stati anche circoncisi, di una circoncisione però non fatta da mano di uomo, mediante la spogliazione del nostro corpo di carne, ma della vera circoncisione di Cristo.
212Con lui infatti siete stati sepolti insieme nel battesimo, in lui anche siete stati insieme risuscitati per la fede nella potenza di Dio, che lo ha risuscitato dai morti.
213Con lui Dio ha dato vita anche a voi, che eravate morti per i vostri peccati e per l'incirconcisione della vostra carne, perdonandoci tutti i peccati,
214annullando il documento scritto del nostro debito, le cui condizioni ci erano sfavorevoli. Egli lo ha tolto di mezzo inchiodandolo alla croce;
215avendo privato della loro forza i Principati e le Potestà ne ha fatto pubblico spettacolo dietro al corteo trionfale di Cristo.
216Nessuno dunque vi condanni più in fatto di cibo o di bevanda, o riguardo a feste, a noviluni e a sabati:
217tutte cose queste che sono ombra delle future; ma la realtà invece è Cristo!
218Nessuno v'impedisca di conseguire il premio, compiacendosi in pratiche di poco conto e nella venerazione degli angeli, seguendo le proprie pretese visioni, gonfio di vano orgoglio nella sua mente carnale,
219senza essere stretto invece al capo, dal quale tutto il corpo riceve sostentamento e coesione per mezzo di giunture e legami, realizzando così la crescita secondo il volere di Dio.
220Se pertanto siete morti con Cristo agli elementi del mondo, perché lasciarvi imporre, come se viveste ancora nel mondo, dei precetti quali
221«Non prendere, non gustare, non toccare»?
222Tutte cose destinate a scomparire con l'uso: sono infatti prescrizioni e insegnamenti di uomini!
223Queste cose hanno una parvenza di sapienza, con la loro affettata religiosità e umiltà e austerità riguardo al corpo, ma in realtà non servono che per soddisfare la carne.
31Se dunque siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù, dove si trova Cristo assiso alla destra di Dio;
32pensate alle cose di lassù, non a quelle della terra.
33Voi infatti siete morti e la vostra vita è ormai nascosta con Cristo in Dio!
34Quando si manifesterà Cristo, la vostra vita, allora anche voi sarete manifestati con lui nella gloria.
35Mortificate dunque quella parte di voi che appartiene alla terra: fornicazione, impurità, passioni, desideri cattivi e quella avarizia insaziabile che è idolatria,
36cose tutte che attirano l'ira di Dio su coloro che disobbediscono.
37Anche voi un tempo eravate così, quando la vostra vita era immersa in questi vizi.
38Ora invece deponete anche voi tutte queste cose: ira, passione, malizia, maldicenze e parole oscene dalla vostra bocca.
39Non mentitevi gli uni gli altri. Vi siete infatti spogliati dell'uomo vecchio con le sue azioni
310e avete rivestito il nuovo, che si rinnova, per una piena conoscenza, ad immagine del suo Creatore.
311Qui non c'è più Greco o Giudeo, circoncisione o incirconcisione, barbaro o Scita, schiavo o libero, ma Cristo è tutto in tutti.
312Rivestitevi dunque, come amati di Dio, santi e diletti, di sentimenti di misericordia, di bontà, di umiltà, di mansuetudine, di pazienza;
313sopportandovi a vicenda e perdonandovi scambievolmente, se qualcuno abbia di che lamentarsi nei riguardi degli altri. Come il Signore vi ha perdonato, così fate anche voi.
314Al di sopra di tutto poi vi sia la carità, che è il vincolo di perfezione.
315E la pace di Cristo regni nei vostri cuori, perché ad essa siete stati chiamati in un solo corpo. E siate riconoscenti!
316La parola di Cristo dimori tra voi abbondantemente; ammaestratevi e ammonitevi con ogni sapienza, cantando a Dio di cuore e con gratitudine salmi, inni e cantici spirituali.
317E tutto quello che fate in parole ed opere, tutto si compia nel nome del Signore Gesù, rendendo per mezzo di lui grazie a Dio Padre.
318Voi, mogli, state sottomesse ai mariti, come si conviene nel Signore.
319Voi, mariti, amate le vostre mogli e non inaspritevi con esse.
320Voi, figli, obbedite ai genitori in tutto; ciò è gradito al Signore.
321Voi, padri, non esasperate i vostri figli, perché non si scoraggino.
322Voi, servi, siate docili in tutto con i vostri padroni terreni; non servendo solo quando vi vedono, come si fa per piacere agli uomini, ma con cuore semplice e nel timore del Signore.
323Qualunque cosa facciate, fatela di cuore come per il Signore e non per gli uomini,
324sapendo che come ricompensa riceverete dal Signore l'eredità. Servite a Cristo Signore.
325Chi commette ingiustizia infatti subirà le conseguenze del torto commesso, e non v'è parzialità per nessuno.
41Voi, padroni, date ai vostri servi ciò che è giusto ed equo, sapendo che anche voi avete un padrone in cielo.
42Perseverate nella preghiera e vegliate in essa, rendendo grazie.
43Pregate anche per noi, perché Dio ci apra la porta della predicazione e possiamo annunziare il mistero di Cristo, per il quale mi trovo in catene:
44che possa davvero manifestarlo, parlandone come devo.
45Comportatevi saggiamente con quelli di fuori; approfittate di ogni occasione.
46Il vostro parlare sia sempre con grazia, condito di sapienza, per sapere come rispondere a ciascuno.
47Tutto quanto mi riguarda ve lo riferirà Tìchico, il caro fratello e ministro fedele, mio compagno nel servizio del Signore,
48che io mando a voi, perché conosciate le nostre condizioni e perché rechi conforto ai vostri cuori.
49Con lui verrà anche Onèsimo, il fedele e caro fratello, che è dei vostri. Essi vi informeranno su tutte le cose di qui.
410Vi salutano Aristarco, mio compagno di carcere, e Marco, il cugino di Barnaba, riguardo al quale avete ricevuto istruzioni - se verrà da voi, fategli buona accoglienza -
411e Gesù, chiamato Giusto. Di quelli venuti dalla circoncisione questi soli hanno collaborato con me per il regno di Dio e mi sono stati di consolazione.
412Vi saluta Epafra, servo di Cristo Gesù, che è dei vostri, il quale non cessa di lottare per voi nelle sue preghiere, perché siate saldi, perfetti e aderenti a tutti i voleri di Dio.
413Gli rendo testimonianza che si impegna a fondo per voi, come per quelli di Laodicèa e di Geràpoli.
414Vi salutano Luca, il caro medico, e Dema.
415Salutate i fratelli di Laodicèa e Ninfa con la comunità che si raduna nella sua casa.
416E quando questa lettera sarà stata letta da voi, fate che venga letta anche nella Chiesa dei Laodicesi e anche voi leggete quella inviata ai Laodicesi.
417Dite ad Archippo: «Considera il ministero che hai ricevuto nel Signore e vedi di compierlo bene».
418Il saluto è di mia propria mano, di me, Paolo. Ricordatevi delle mie catene. La grazia sia con voi.